TOKYO, 18 marzo (Reuters) - Gli ingegneri giapponesi oggi ammettono che seppellire la centrale nucleare danneggiata di Fukushima Daiichi sotto il cemento potrebbe essere il solo modo per prevenire una catastrofica fuoriuscita di radiazioni.
I responsabili sperano ancora di riuscire a ripristinare l'elettricità in almeno due dei reattori per riavviare il sistema di raffreddamento delle barre. Intanto si continua a versare acqua sul reattore numero 3, uno di quelli in condizioni più critiche tra i sei dell'impianto.
E' la prima volta che il gestore della centrale ammette che la creazione di un sarcofago di cemento - come a Chernobyl nel 1986 - sia un'opzione. Segno che i tentativi di raffreddare i reattori non stanno avendo successo.
"Non è impossibile chiudere i reattori nel cemento. Ma la nostra priorità ora è cercare di raffreddarli prima", ha detto in conferenza stampa un funzionario della società che gestisce la centrale, Tokyo Electric Power (9501.T: Quotazione).
A una settimana dal sisma di magnitudo 9 e dal successivo tsunami di 10 metri che hanno causato migliaia di morti, la crisi nucleare in Giappone sembra dunque ancora lontana da una conclusione.
Milioni di persone a Tokyo restano in casa, per il timore di una fuoriuscita di materiale radioattivo dalla centrale, 240 chilometri a nord della capitale, anche se i venti sembrano portare la radioattività verso il Pacifico.
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, le radiazioni non rappresentano un rischio immediato per la salute: "A questo punto, non ci sono ancora prove di una significativa diffusione di radiazioni oltre la zone immediatamente a ridosso dei reattori", ha detto ai giornalisti a Pechino Michael O'Leary, rappresentante dell'agenzia Onu in Cina.
Il disastro nucleare in Giappone ha innescato un allarme globale e la revisione delle misure di sicurezza nelle centrali sparse nel mondo. Continua...