Paolo Spath Lettera ad un (ex)"camerata" passato ora con Futuro e Libertà.‏

 
Perchè da sempre ci hanno insegnato che "muoiono gli uomini, non le idee" e su questo concetto, sui concetti immortali ed eterni della Destra abbiamo centrato il nostro lavoro politico e la nostra passione quotidiana. Invece così non si è successo. Si è deciso di seguire Fini in quanto persona non come rappresentante di un mondo valoriale, si è scelta questa strada perchè a tutti voi era inviso Berlusconi.
Come ben sai non ho mai apprezzato e non apprezzo tutt'ora Silvio Berlusconi nel suo modo di fare nella sua vita privata e negli eccessi di porsi sempre al centro dell'attenzione, ma comunque lo ammiro in quanto a capacità politica, capacità di impegno e di entusiasmo, capacità di reazione e di comunicazione, capacità di tenere un governo forte ed eterogeneo insieme e di governare al meglio il Paese in questo difficile periodo, di aver tenuto lontano la Sinistra dal Governo per quasi 15 anni, di aver portato finalmente il nostro sistema politico verso il bipolarismo completo e verso il sistema maggioritario e il presidenzialismo (cose auspicate già in passato da Almirante). Allo stesso tempo, auspico che all'interno del PdL partendo da oggi, si faccia una vera e propria selezione di una classe dirigente giovane ed impegnata che possa costituire in tutto e per tutto il dopo Berlusconi.
 
 Ma detto tutto questo trovo assurdo che si debba odiare una persona in modo così intollerante, che da un giorno all'altro la si voglia vedere distrutta e calpestata, ricordando che proprio questa persona aveva contribuito allo sdoganamento del nostro mondo e che ci aveva consentito di diventare finalmente da Destra di sola Testimonianza a Destra di Governo!
 
Questo astio non è comprensibile in alcun modo, se non  con la volontà (legittima ma non condivisbile) di non voler accettare di essere il numero 2, mai!
Ma soprattutto il tradimento è avvenuto sulle idee, sulle tematiche proprie della Destra, sull'etica dell'essere di Destra.
 
Con la motivazione di andare contro Berlusconi si è preferito scendere a patti con Rutelli (non era il candidato contro Fini a Roma nel 1994?), si è preferito dialogare con il Pd e i vendoliani (non erano i comunisti contro i quali la nostra fiamma ha sempre combattuto?) si è preferito usare toni davvero schifosi come quelli di Bocchino che sembrava in tutto e per tutto discepolo di Di Pietro!
 
Si è deciso di tralasciare e buttare nel cesso valori fondanti come quelli di Dio, Patria e Famiglia!
Non mi sto inventando nulla.
 
Come si conciliano questi con Corano insegnato nelle scuole e con le dichirazioni e le prese di posizione sulla fecondazione assistita e il fine vita?;
Come si conciliano questi valori con la Patria che non è più la terra dei padri e il voto che può essere dato anche ai non cittadini?;
Come si concilia questo con la famiglia della nostra tradizione che prevede un padre ed una madre e i loro bambini (e basta!!) con la proposte delle coppie e dei matrimoni omosessuali??
 
Parlando più schiettamente di politica, come si fa a vedere che la Sinistra tifa per te, ti vede come un suo idolo e spinge le tue azioni e non domandari nulla? Non c'è qualcosa che non quadra, se fino a ieri ti dicevano che eri un fascista e che dovevi tornare nelle fogne? O peggio fai solo il gioco dell'"utile idiota", per fare a questi perdenti cronici da stampella sulla quale ancora reggersi in piedi?
 
Continuo sul tema che mi vede preso tutti i giorni e cioè quello della Riforma dell'Università e non posso non notare come espontenti che si dicono di Destra e che erano (vedi Menia) dirigenti del glorioso FdG, vadano a solidarizzare sui tetti con i manifestanti che mettono a ferro e fuoco Roma, con i delinquenti che menano i nostri ragazzi mentre danno un volantino sul muro di Berlino, con quei sessantottini vintage contro i quali si era in piazza a manifestare quando loro erano giovani! Non c'è qualcosa che non quadra? Non è questo l'aver voltato le spalle alla propria storia, ai propri padri e rinnegare lo sforzo che noi giovani continuiamo a produrre quotidianamente?
 
Si parla infine della scelta di stare con Fini per tornare in mezzo al Popolo e alla gente. Come si declina questo con una politica fatta quasi ed esclusivamente dietro a degli schermi di un pc, con una disinvolta capriola da una parte all'altra del parlamento e degli schieramenti in barba agli elettori che avevano votato un determinato programma e Governo, con la volontà di  costituire un governo dei perdenti attraverso giochi di palazzo tipici della prima Repubblica (contro la quale tanto ferocemente gli appartenenti all nostra sotia politica avevano lottato), manfrine politiche lontane anni luce dagli elettori?
 
 Come si concilia tutto questo con un Presidente della Camera che fino ad un anno fa non poteva nemmeno venire a mangiare un piatto di tortellini a Mirabello (storica festa della destra Italiana) per non macchiare il suo vestito candido di super partes, ed ora vestirsi e svestirsi da capo di partito e arringatore di folle ogni piè sospinto e senza che nessun tutore della costituzione si stracci le vesti?
 
 Tutte queste sono le domande che a tutti i finiani e a Fini in primis voglio porre.
 
Per quanto riguarda la mia permanenza nel PdL, trovo molto offensivo il fatto di aver accusato in questo il voler rimanere con i "più forti"!
 
Io sono rimasto nè più nè meno nella casa che con il mio contributo di militanza, di passione e di appartenenza politica ho contribuito a formare. Sono rimasto all'interno di quel progetto che, sebbeno inizialmente avevo visto con un po' di sospetto, si sta ora rivelando - con lo sforzo e le difficoltà quaotidiane di ognuno - vincente, con delle potenzialità immense, una prateria di spazi da occupare, da far fruttare e creare grazie ad essi politica, la Politica che abbiamo sempre fatto.
 
Ripudio con forza queste accuse in quanto lo provano i fatti, quando vedo tutti i giorni i ragazzi e le ragazze di Giovane Italia nelle piazze, a correre appresso ai compagni che occupano le scuole e le università, a perdere il tempo libero e lo studio per stampare volantini e lottare contro tutto e tutti per quello in cui credono, per creare una comunità umana e politica che sia forte e vera, radicata a tutti i livelli e in tutte le Federazioni d'Italia, vedere che c'è una passione grande che ci spinge a lottare, in modo umile e costruttivo ogni giorno, senza sederci mai sullo scranno di chi può permettersi di dare lezioni di ordine etico, politico, morale, intellettuale radical-chic, come invece troppo spesso vedo dai miei ex"camerati"!
 
Sono orgoglioso di essere rimasto nel PdL perchè è la casa dove i miei rappresentanti e riferimenti politici umani di una volta sono andati ad abitare e rappresentano ancora oggi le mie posizioni,  perchè nel PdL abitano i miei sogni di Patria, Famiglia, Tradizione, Dio, Radici, Futuro, Meritocrazia, Legalità, Servizio, Spiritualità, Lealtà, Amicizia, Comunità, Onore e Coraggio che sono quelli per i quali decisi ormai tanti anni fa di iniziare la mia avventura con la Politica e per i quali sono ancora oggi sicuro dell'Amore che per tutto questo mondo, nonostante le difficoltà quotidiane, provo ogni giorno quando vedo diventare le mie idee azione!
 
Buona Fortuna!
 
Paolo Spath