SANDRO GIOVANNINI verso il libro manifesto per la nuova Italia del XXI secolo I

 

Preannuncio lavori in corso per Manifesto


Abbiamo pensato che sia giunto il momento di favorire chiarezza all’interno di una certa area di pensiero ove ancora consiste il dato personale della stima reciproca, la sostanziale coincidenza su alcuni temi fondamentali, assieme al rispetto di alcune possibili diverse legittime declinazioni su alcune tematiche non primarie. Ciò può permetterci di compiere, assieme e convintamente, un’opera di verità e di testimonianza attiva. Un manifesto, quindi, ma non con la prevedibile presupponenza di un testo precipitato da qualche scuola, ridotto o gruppo chiuso ed autoreferenziale o dallo slancio legittimo e nel miglior caso ammirevole di autore isolato, al quale ci si possa solo adeguare, ma un lavoro articolato e progressivamente condiviso.
 
Ormai siamo pienamente e serenamente consapevoli che ciò che diremo, all’inizio e lungo il nostro lavoro, potrà non piacere ad alcuni che pur stimiamo e scontenterà altri che pur rispettiamo, fra coloro che una volta, in modo molto più prevedibile, si sarebbero facilmente accordati su temi e risoluzioni, ma questa è una conseguenza dei tempi ultimi, che ci chiama a confermarci ed a differenziarci, oltre e spesso contro la nostra stessa volontà, per gravità e responsabilità. Certo il metodo che mettiamo in opera è onesto, in quanto serio e partecipato, ma non possiamo nasconderci che si teme, nell’avviso e nella stessa chiamata a partecipare, che possano sfuggirci potenziali collaboratori od alleati, anche perché sappiamo bene che alcuni potrebbero elevare un diniego pregiudiziale e quasi automatico. Ma tale indisponibilità, a nostro parere, non sarebbe comunque giustificata se si prestasse ad una logica puramente confermatoria. Come chi scrive si affaccia alla responsabilità e se lo fa con una intenzione onesta e con spirito collaborativo rimane degno di esame sulla base di ciò che effettivamente sostiene, così il lettore, l’esaminante, il chiamato a condividere, dovrebbe avere la forza di considerare seriamente ciò che gli viene richiesto.
 
Detto questo, che risulterebbe inutile in altre circostanze ove la fiducia facesse agio sul sospetto, sul cinismo e sullo scoramento montanti, dobbiamo indicare il metodo che andiamo ad esercitare. Una prima bozza affidata a quattro estensori, Claudio Bonvecchio, Gian Franco Lami, Giovanni Sessa e Stefano Vaj. Personaggi ampiamente stimati sia per il loro valore individuale che per la coinvolgente azione di pensiero, pur essendo portatori di caratteristiche alquanto diverse per personalità autoriale, territorialità e campo di studi. Il capo redattore del lavoro ed il curatore dell’edizione a stampa poi con la Heliopolis Edizioni è invece lo scrivente, basando sul metodo partecipativo collaudato dall’esperienza complessa di “Letteratura-Tradizione”, coadiuvato da giovani e validi amici che si pongono a disposizione, sia per la parte comunicazionale che per quella editoriale e distributiva. Una prima bozza stilata dai quattro autori sopra indicati e poi una seconda e definitiva a cui sono chiamati ad apportare integrazioni e verifiche tutti coloro che vorranno realmente partecipare.
 
Infine una sottoscrizione formale di tutti coloro che, a vario titolo, seguiranno il lavoro e lo condivideranno. Con un apparato di servizio critico ancora da definirsi. Si pensa di stampare questo testo in modo accurato dalla Heliopolis Edizioni (Heliopolis Edizioni di idee e materiali di scrittura) e poi farlo circolare il più possibile per affermare un principio di pensiero e di azione responsabile, che speriamo e crediamo non si fermi all’atto scrittorio in sé, ma possa continuare ad esprimere il proprio pieno effetto in un rinnovato slancio d’azione culturale.
 
Sandro Giovannini
 
(Prima lettera generalizzata - giugno 2010)