“Provincia: Bilancio preventivo, scure su turismo”
Zappaterra: "grandi opere per la viabilità". Ma sul trasporto pubblico, "uno scenario catasfrofico"
[omissis]
Grandi opere e infrastrutture per la viabilità vuol essere la parola d’ordine per il bilancio 2011. Lo ha evidenziato Zappaterra, che annuncia 13 milioni di euro in strade (7 milioni per strade provinciali, 5 per il piano nazionale della sicurezza, 1 per interventi alle alberature), 3 milioni edilizia scolastica, 32 milioni di euro nell’idrovia (lavori a Valle Lepri e Porto Garibaldi).
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I tagli più drastici e sentiti ricadranno sugli assessorati. A risentirne sarà soprattutto il turismo, con una voce di spesa che segna un -69,69%, seguita da contributi in campo sportivo (-60,45%) e socio-sanitario (-59,13%). “Occorrerà lavorare – ha dichiarato l’assessore al Turismo, Davide Bellotti – sempre più in squadra, interagire con la Regione e ripensare nuove forme di iniziative. Anche a livello regionale – ha riferito Bellotti – gli investimenti sono concentrati sulle infrastrutture, una esigenza sentita anche in prospettiva turistica. Poiché oltre a superare le criticità del territorio, occorre mettere in campo una politica di lunga gittata, che abbia come obiettivo il turismo estero che sta dando segnali di vitalità”.
Dopo aver letto questo sintetico intervento (qui riportato) dell’Assessore al turismo; mi sono chiesto: “Cosa avrà voluto dire in concreto?” Continueranno a “gittare” lontano i sacchetti vuoti ETG Errori Troppo Grandi o si sforzeranno di scendere dall’ “Empireo” in cui hanno vissuto fino ad oggi per operare rispondendo alle legittime e documentate richieste degli operatori turistici i quali quotidianamente si confrontano con il mercato invece che con la squadra dei “consulenti” .
Si attendono urgentemente risposte comprensibili in italiano e non in politichese. I l mio corso di studi si limita ad una laurea e questo mio limite non mi consente di comprendere concetti tanto elevati.
P.S.: dal dizionario ragionato: Empireo = nel sistema tolemaico rielaborato dall’astronomia medievale [e dalla politica attuale n.d.r.] il massimo cielo identificato con la luce e quindi sede naturale della divinità. [e della suprema saggezza n.d.r.]