Perché il Centro di Ferrara abbia, già da l’anno scorso, operato in modo da perdere questo importante evento internazionale, sia turistico che mediatico, io non l’ho ancora capito e nessuno ha mai provato ancora a spiegarlo in modo esauriente fino ad oggi. Nel 2011 la Mille Miglia (invece che a Cento), passerà a Ferrara e ciò rappresenterà uno spettacolo gratuito e divertente per tutti i Ferraresi appassionati di auto storiche, ma non è certo con scelte miopi come questa, che la nostra città potrà, prima o poi, diventare una mèta turistica e dare possibilità di sopravvivenza alla sua industria turistica attualmente in coma.
Come sistema ricettivo abbiamo in questa occasione, perso 2.000/3.000 presenze turistiche (e relativo fatturato) in un sol colpo, senza che nessuno dicesse qualcosa ed adesso ci vengono anche a raccontare che dovremmo essere contenti perché la Mille Miglia passa a Ferrara, invece che a Cento.
Arch. Lanfranco Viola
Titolare Hotel Ripagrande
Risposta del Direttore Corrado Piffanelli:
Caro Architetto Viola,
approfittiamo della Sua lettera per anticipare qualche dettaglio in più sul passaggio della Mille Miglia a Ferrara, che da parte nostra almeno avevamo precisato fosse appunto solo un transito e non un arrivo di tappa. Le auto saranno in città un po’ prima rispetto al solito, attorno alle 22,30- 23 di giovedì 12 maggio, partendo in anticipo da Brescia: potrebbe essere allestito un controllo orario in Piazza Ariostea o nella sede storica di Piazza Trento e Trieste, mentre l’arrivo di tappa sarà a Bologna. In pratica, su pressione degli stessi partecipanti affezionati al calore del pubblico di Ferrara, il tracciato è stato modificato rispetto all’anno scorso ma la città - nel suo complesso, non solo il Comune - non hanno messo sul piatto un’offerta in grado di competere con Bologna.
Così ha vinto l’organizzazione che incassa i soldi felsinei e l’affetto estense: forse si poteva pretendere di più, l’obiettivo è adesso portare a Ferrara la carovana delle Ferrari impegnate nella manifestazione parallela.