"Cibornetica" culturale

Terra.jpgNoi scommettiamo sull’arte
Perché sfamarsi di cultura
Maria ed Enrico Marotta
 

E’ incredibile quanti comunicati stampa su vari eventi artistici in Italia (e nel mondo) ci pervengono giornalmente con la posta elettronica. Bisognerebbe essere Batman o Catwomen per riuscire a volare di qua e di là per vederli tutti. Ovviamente, ci dispiace non essere presenti alle vernissage e crediamo di dover offrire ai nostri lettori questo Dossier sull’arte e gli artisti in omaggio alle loro capacità creative, onde invogliare a vedere le loro opere a quanti abitano nelle vicinanze o che siano talmente appassionati da sottoporsi a tour de force per non perdersi l’ennesima creazione di quell’impulso irresistibile che si chiama creatività e che si manifesta in forme varie. Non ultimo, per sfuggire al clima astioso politico che sta contagiando tutti in questa povera Italia che avrebbe necessità di essere invogliata a guardare al domani con più speranza di farcela. Noi scommettiamo sull’arte.

 

Ma che cos’è l'arte?

 

Nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente o collettivamente - che porta a forme di espressione estetica, utilizzando accorgimenti tecnici, abilità innate e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza. Nella sua accezione odierna, l'arte è strettamente connessa alla capacità di trasmettere emozioni, per cui le espressioni artistiche, pur puntando a inviare "messaggi", non costituiscono un vero e proprio linguaggio, in quanto non hanno un codice evidente condiviso tra i fruitori, ma al contrario sono interpretate soggettivamente. Alcuni filosofi e studiosi di semantica sostengono però che esista un linguaggio oggettivo che prescinda dalle epoche e dagli stili e che dovrebbe essere codificato per poter essere compreso da tutti, pur se gli sforzi per dimostrare questa affermazione sono finora stati infruttuosi. Nel suo significato più elevato l'Arte comprende ogni attività umana creativa di espressione estetica, priva di uno o più di quei pregiudizi da parte dell'artista che compie l'opera (o del gruppo di artisti) rispetto alla sua situazione sociale, morale, culturale, etica e religiosa che le masse del suo tempo stanno invece subendo. L'Arte indica l'espressione armoniosa della propria interiorità. Essa, di sicuro, può anticipare quello che sarà nelle società future(Cfr. Wikipedia).

 

Come si è evoluto il concetto di arte?

 

Nel corso del tempo esso subisce una trasformazione graduale ma radicale, ma indica sempre la capacità umana di fare un qualsiasi oggetto. La capacità consiste nella conoscenza delle regole. Gli antichi nelle nove Muse, personificavano le diverse arti. Nell'elenco, in cui curiosamente mancano le arti figurative come la pittura e la scultura, sono invece rappresentate soprattutto le arti dello spettacolo: la danza (Tersicore) la tragedia e la commedia (rispettivamente Melpomene e Talia), il mimo (Polimnia), nonché i vari tipi di poesia, che nell'antichità, anche se scritta, era destinata soprattutto ad essere declamata o cantata: epica (Calliope), amorosa (Erato) e lirica (Euterpe). Sono inoltre comprese tra le "arti" protette dalle muse due discipline che noi oggi comprendiamo invece tra le scienze: la Storia (Clio) e l'Astronomia (Urania).

 

Nel periodo ellenistico iniziarono le prime classificazioni e le arti vennero divise in comuni e liberali, a seconda che richiedessero uno sforzo fisico o uno sforzo intellettuale.

 

Nel Medioevo si cominciano a rivalutare le arti comuni, che verranno chiamate meccaniche, ma continueranno ad avere un ruolo subalterno rispetto alle arti liberali. Dalle arti "meccaniche" vennero escluse diverse di quelle che noi oggi chiamiamo "belle arti", come la pittura e la scultura; le arti liberali e meccaniche erano in numero di sette, e tra quelle che richiedevano lo sforzo fisico, si annoveravano soltanto quelle che miglioravano la vita dell'uomo, che lo nutrivano, lo riparavano dalle intemperie, ovvero quelle arti il cui punto peculiare era l'utilità quanto la piacevolezza. Si conoscono, di queste arti meccaniche medievali, due elenchi di riferimento: quelli di Ugo di San Vittore e Rodolfo di Longo Campo.....CONTINUA