Ferrara Modonesi ultimo atto

 

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ASINO ROSSO- L'AFFAIRE MODONESI- tra cani o gatti fans incazzati e ponti levatoio ibernati a metà, primavera di Ferrara-Praga per l'ex enfant prodige della casta Ferrara PD. Va da sè: se comunque solo a Ferrara, il popolo se la prende - con azioni molto discutibili- per canini e felini (importanti ma...), scambiando Versailles  o la Bastiglia con il  Parco nostrano di Braccobaldo o Gatto Silvestro, il dato storico ferrarese è già non Mao Mao o un Bau Bau, ma un Memo conclamato...  La mediocrazia deve andarsene.... magari  IN BICICLETTA!

CERCANDO UN BRICIOLO DI COMPETENZA di Paolo Giardini

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La bicicletta dalle nostre parti non è una rarità. Per consuetudine ha un ruolo suppletivo alle scarpe nella deambulazione, motivo per cui a Ferrara ce n’è almeno una per abitante, in una varietà di modelli a partire dagli esemplari rugginosi come quelli incatenati ai pali vicini alla stazione, arrivando ai gingilli da amatore oggetti di devozione, in titanio o fibra di carbonio.

E’ una ricchezza capillarmente diffusa l’abbondanza di biciclette, non solo patrimoniale ma anche culturale, grazie alla quale ad ogni autoctono basta un’occhiata per valutare una bici. Quando hanno installato le rastrelliere di quelle spartane bici da donna, comprate dal Comune (per Ferrara Tua, che le noleggia a due euro al giorno nel servizio “c’entro in bici”), chi le ha viste le ha subito stimate sui 300, massimo 400 euro, portabiciclette e serrature comprese. Invece il Comune le ha acquistate all’ingrosso a quasi 1.000 euro, indizio di uno standard municipale che lega i cani con le salciccie.

A una mia protesta pubblicata dai giornali l’amministrazione non rispose. Immaginavo non vi avesse dato peso per la qualità dei materiali resistenti a vandalismo e agenti atmosferici che costa cara. Ma immaginavo male. Tempo dopo, per altra faccenda l’assessore Modonesi mi scriveva che a lui non interessa rispondere alle mie critiche e gli è indifferente che trovi incongruenti o sbagliate le sue affermazioni pubbliche. Illuminato dalla premessa mi era più facile capire il seguito: lui si indispettisce di brutto leggendo sui giornali mie (pseudo) ironie che lo riguardino, perché non gradisce gli si manchi di rispetto. Il sottinteso Principio di Disuguaglianza rendeva inutile chiedergli perché si debba rispetto ad assessori di quel genere.

Data la permalosità assessorile, per un problema emergente su quelle biciclette ora sono costretto a rivolgermi al sindaco per chiedere chi sistema i danni per quella fregatura: lui o Modonesi?

Se è incredibile che un ferrarese ignori che bici stazionanti all’aperto devono essere inossidabili, è pure inconcepibile che si spendano soldi pubblici per comprare ferraglia al prezzo dell’acciaio inox! Perché le bici d’oro (vedere foto) stanno ARRUGGINENDO.

I casi sono due: o il materiale non è conforme ai requisiti del capitolato (e allora chi ha firmato l’ordine d’acquisto pretenderà la sostituzione dal fornitura), o il materiale è stato richiesto senza requisiti anticorrosione (e allora chi ha deciso deve cambiare mestiere).

In ogni caso, Modonesi non è idoneo ai lavori pubblici. Se è incapace di affrontare banalità come la valutazione di una bicicletta, quale magia difenderà il Comune nell’ambito di attività complesse?bici 2.jpg

 

Paolo Giardini