INTERVISTA a Sandro Giovannini (27.10.2010) *da Supereva/Controcultura

Verso il libro-manifesto per una “Nuova oggettività, partecipazione al destino del popolo”, a cura di Sandro Giovannini, Giovanni Sessa, Stefano Vaj...
Sandro Giovannini Poesia VisivaAnteprima di Manifesto in Fieri: Libro Manifesto. Per una nuova oggettività. A cura di Giovanni Sessa, Stefano Vaj, Claudio Bonvecchio, Gian Franco Lame e Sandro Giovannini. Tutti noti intellettuali e scrittori controculturali. Di seguito la parola a Sandro Giovannini:
D- Destra e sinistra, categorie estinte… tranne forse in Italia, perché?
R- Molti di noi ormai vogliono muoversi in un ambito di superamento delle normali categorie di “destra-centro-sinistra”, categorie ancora operanti ed ancora fortemente agenti sia sul piano immaginale che su quello pratico, forti soprattutto nell’ambito della comunicazione massiva, televisiva e giornalistica, che è quella purtroppo che determina l’orientamento di massa e per le masse.
Tale “cultura” però è ormai cavalcata solo da strumentalismi, evidenti ed inaccettabili ai più consapevoli, e lentamente, molto lentamente, anche ai meno consapevoli, ed alla fine non potrà non cedere alla prova dei fatti e divenire ferraglia contorta. Non si può operare però in tal senso snobisticamente, ovvero non possiamo e non dobbiamo presumere che ognuno, portatore di una sua legittima storia, possa pontificare per altri che abbiano diversa provenienza, ma siamo certi che le “nuove sintesi” che prima o poi si andranno a consolidare punteranno su scelte molto essenziali e superiori a tutto nel discriminare e sceverare, non dimentiche dei propri passati ma riassorbendoli nei propri futuri.
Queste “nuove sintesi”, a noi però interessano solo in una precisa direzione, ove l’orizzonte spirituale, la sensibilità partecipativa, il rispetto destinale, l’autonomia del popolo, la libertà della e nella ricerca, la scelta per un progetto vitale ed unitario di noi europei, siano chiari e primari. Tutti cianciano su tutto ma pochi si accorgono che siamo ancora e sempre burattinati dai poteri forti del capitalismo finanziarista, irresponsabile ed apatride. Sono poi perfettamente consapevole che ognuna delle nostre pulsioni e visioni contro tale moloch possono essere virate a ben diversi ambiti e scenari, forse tragici e quindi probabilmente troppo pesanti in termini umani, soprattutto per i nostri figli e nipoti, ma noi cercheremo di tenere forza ed equilibrio assieme.
Sandro Giovannini

D- L’Europa nel XXI secolo: crepuscolo annunciato o una nuova modernità possibile?
R- Noi ci portiamo la nostra modernità dal tempo indefinibile ed altrimenti insondabile in cui le ipotesi cosmogoniche erano già perfettamente assicurate ad una logica di altissimo (sic!) riferimento… basta leggere De Santillana, per capirlo… Il nostro pròblema deve sganciarsi dal letteralismo, comunque declinato ed accedere alla ragione interna, priva di etichettature e di chiusure settarie. Futuro, passato, presente possiamo viverli congiuntamente e produttivamente - per quanto ci spetta e ci è permesso - in un continuum, o, disgiuntivamente in una voragine… questo ovviamente non ci sottrae al flusso magmatico, al vortex del divenire… Ma noi privilegiamo il vertex… Sandro Giovannini
D- La casta culturale in Italia? Leggenda o Realtà
R- La casta (le caste) è (sono) in Occidente (e mi pare già troppo parlare solo per noi) il referente dei cretini comunque organizzati ed apparentemente sempre vincenti, quelli che Evola chiamava gli stupidi intelligenti. Sono e saranno sempre, ovviamente, la maggioranza, ma questo non ci esime dalla nostra responsabilità oggettiva, inverata, in quanto soggettiva. Stoicamente e/o spiritualmente, con quella sorta di “pragmatismo trascendentale” che altri, grandi, hanno già realizzato. Sandro Giovannini
D- Quali gli input per un postmoderno forte in Italia?
R- Ad un invito a collaborare, su di un piano creativo e comunitarista, un signore pochi giorni fa mi ha risposto: ciò per… “…persone come Lei e come me, è, per usare una Sua espressione, «un ennesimo e defatigante tentativo». Non perdiamo tempo e lavoriamo ciascuno dove e come può”. Quindi io avevo avanzato - a mo’ apotropaico - che il nostro tentativo, creativo e comunitarista, potesse ben essere “un ennesimo e defatigante tentativo”. Parole sagge (e retropensieri, altrettanto…). Ma la saggezza a volte deve essere superata dalla follia del cuore. A parte le disposizioni innate, quindi, a parte i sempre auspicabili rivolgimenti del cuore, si deve cercare di fare MCD dove vige solo un mcm. Senza illusioni ma anche senza sconti.
Il tentativo serio che stiamo operando in questi mesi, di creare un libro-manifesto per una “Nuova oggettività, partecipazione al destino del popolo”, va nella direzione di cui sopra accennavamo, cioè nella direzione di una scelta olista, comunitarista, partecipativa, differenzialista, anticapitalista ed antiglobalista, nella convinzione che sia improcrastinabile ricercare l’esistente vero nel rispetto altrettanto vero del nostro passato. Non crediamo che tali scelte possano oggi reputarsi minimali, ma anzi massimali, perché individuano le vere afflizioni ed i veri rimedi, e quindi possono saggiamente e nobilmente mettere in secondo piano differenze di etichettature (differenze letteraliste) e far venire in primo piano desiderio di unità e di riscatto.
Sandro Giovannini

*Nota biografica
Sandro Giovannini: nasce a Pesaro nel 1947. Studia vive e lavora in molte città italiane. Scrive poesia e si occupa di critica poetico-letteraria e collabora a vari quotidiani e riviste, alcune fondate e dirette. Ritorna nella città natale nel 1974 e fonda il Centro Studi Heliopolis. Nel 1979 dà vita al Movimento Poesia Tradizionale-Vertex, che dura fino al 1991, comunità “funzionale” con molti giovani poeti italiani e corrispondenti europei, (il Vertex, nei suoi quasi 12 anni, organizza più di 15 campi di poesia, oltre 5 convegni nazionali, oltre 20 readings, 3 poemetti corali, 2 case editrici, la Edizioni Casa della Poesia in Milano, dal 1980 diretta da Enrico Squarcina e operante fino al 1990 e l’Heliopolis Edizioni, in Pesaro, fondata nel 1985 e tuttora in attività, e nell’ambito di queste, 3 riviste successive: I quaderni di Heliopolis, Letteratura, Xero). Fonda poi con Forte e Silvestri lo scriptorium heliopolis, che è la continuazione creativa della precedente ricerca. Con lo scriptorium compie un’esperienza intensissima d’indagine sulle tecniche dell’antico, ricopiando manoscritti, realizzando fac simile di rotoli e codici classici, rivitalizzando tecniche amanuensiche e miniaturistiche, studiando supporti e metodologie conservative e riproduttive e confrontandole con le logiche di ricerca contemporanea, (poesia concreta, poesia visiva, mail art, istallazione, performance…). Ancora l’Heliopolis presenta per prima sul mercato del paraeditoriale, (Salone del libro di Torino 1989) le magliette letterarie, evento di enorme seguito… Favorisce nel 1991, un manifesto della “scrittura esterna”, che si avvale anche del supporto critico di filosofi dell’estetica e di valenti antichisti. Da metà degli anni ‘90, aggiunge alla decennale attività poetica e grafica l’esperienza di coordinamento della rivista “Letteratura-Tradizione” (di cui è caporedattore nazionale, con direttori letterari alternantisi lungo 43 numeri dal 1996 al 2009, rivista di straordinaria metodologia comunitaria tramite l’avvicendamento delle direzioni e delle sezioni autogestite) e l’esperienza del romanzo, con un primo finito ed un secondo in preparazione.
BIBLIOGRAFIA
Terra di cieli, poesia 1960-1970, inedito;
Tratti dall’ombra, poesia 1970-75, La Grafica, autoedizione;
Guardie, poesia 1976, I quaderni di Heliopolis, 1980;
La sabbia e le piramidi, poesia 1975-77, I quaderni di Heliopolis, 1980;
Kalisuite, poesia 1977-79, I quaderni di Heliopolis, 1983;
Atemporale, varia 1985, Edizioni Casa della Poesia, 1985;
Carme si-no, poesia, 1985, rivista “Parsifal”, anno III, n° 19, Gennaio-Febbraio 1986;
Il piano inclinato, poesia, 1981-1995, Heliopolis Edizioni, collana Tabulae, 1995;
L’armonioso fine, critica letteraria e di costume, SEB, Milano, 2005.
Poesie complete (1960-2006), Heliopolis Edizioni, 2007.
Prossima pubblicazione: “…come vacuità e destino”, critica lett. e di costume; La capitale del tempo, romanzo.

Nel campo del paraeditoriale numerosi prototipi pergamenacei e cartacei, da alcuni dei quali derivano le edizioni in tiratura limitata di Heliopolis, varie “istallazioni creative” anche con forte valenza arredativa, molte sculture, poesie visive ed artigianato artistico vario.

Roby Guerra

*from Supereva/Controcultura
http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2010/12/intervista-a-sandro-giovannini