Cinque non troppo brevi risposte a Maisto
Leggo le 5 brevi proposte del Vicesindaco Massimo Maisto in tema economia del turismo e politiche culturali e mi trovo d’accordo con lui al 100%, lieto di vedere che si sono, raccogliendo i suggerimenti di quella opposizione consiliare e sociale che invece il Sindaco Tagliani preferisce additare come personalistica e irresponsabile, individuate delle criticità, conclamate peraltro, e delle linee di indirizzo per superarle. Il Vicesindaco insieme al suo mentore Dario Franceschini stanno maturando una nuova consapevolezza della realtà e sono di fatto, anche loro, opposizione a questa amministrazione e a questo PD-PDL che ci governa da Roma all’Emilia Romagna? Se è così è una notizia degna della cronaca politica nazionale. Ma le segrete cose del PD-PDL sono imperscrutabili ai più e in genere sono poi le indagini della magistratura e le intercettazioni ambientali le uniche forme di chiarimento di una linea politica altrimenti indicibile.
Ferrara è una città che ha individuato nel suo essere “Città d’arte, cultura e turismo” la vocazione essenziale per stare nell’Italia di oggi e nella società di domani con una funzione ben definita tale da offrire lavoro e reddito ai sui abitanti in una complessiva buona qualità della vita. Città aperta pertanto, universitaria e accogliente, tecnologicamente adeguata e ben collegata con il resto dell’Europa al fine di essere sempre più un luogo ideale per vivere, creare, studiare, produrre, inventare e progettare innovazione e forme più avanzate di organizzazione sociale. Pertanto cosa succede nel mondo del turismo non è secondario a niente ma è parte del core business di un sistema locale che diversamente dovrebbe affidarsi ai destini della chimica industriale, della meccanica o della frutticultura . . . e non sarebbe un bell’orizzonte!
Seguendo questo ragionamento allora occorre dire che il Vicesindaco Maisto ha ragione nell’individuare 5 punti sui quali lavorare: