Per così libidinoso prologo le casalinghe lasceranno bruciare il soffritto pur di non distrarsi dalla lettura, apprendendo così che c’è un’alternativa alle processioni: i commercianti di prodotti compresi in un elenco di categorie sono tenuti a ritirare dai privati gli apparecchi sostituiti dai nuovi acquisti. A questo punto le casalinghe lasceranno bruciare anche l’arrosto per annotarsi voluttuosamente l’elenco dei prodotti! Però, non trovando la clausola che obbliga il venditore ad accettare solo resi solo contestuali a nuovi acquisti, ignoreranno che recandosi a comprare, per esempio, una lavatrice, dovranno portarsi appresso quella vecchia su un carretto aggirandosi nella scelta fra vari negozi!
D’altronde, non è che la Polizia Municipale debba stare dietro a tutte le minuzie, gravata com’è da doveri quotidiani quali il bombardamento di multe alle auto in sosta. Comunque, non si può non convenire che la Polizia Municipale con questo avviso abbia fatto più del suo dovere, supplendo ad una Assessora all’Ambiente e alle Relazioni Internazionali che dà l’impressione di ritenere i rifiuti urbani una qualità più perbene di quelli non urbani.
Probabilmente l’assessora soffre di disinvolture grammaticali tipiche del linguaggio giovanile, per cui la congiunzione “e alle” dei suoi incarichi è intesa come la proposizione “per le” di un incarico solo. In tal caso avrà diligentemente allestito in Municipio un ambiente accogliente, consono al decoro richiesto dalle Relazioni Internazionali del Comune di Ferrara che l’ONU c’invidia. Perché, lo sappiamo tutti, avendo la fortuna di una Hera che assolve a tutte le incombenze municipali, un Comune pieno di debiti che non si dedichi alle relazioni internazionali non ha neppure ragione di esistere.
Paolo Giardini