Che un netfuturista sia un gran viaggiatore è scontato. La concezione indiscutibilmente dinamica evolutiva ricercatTiva dell'esistenza non può che spingerci a violare con frequenza i confini territoriali domestici per avventuararci un po' ovunque.
Vi parlerò di uno degli aspetti dell'immensificazione personale che ricevo in dono da questi viaggi. No, non è qualcosa di positivo in assoluto, ma è qualcosa che sembrerebbe essere totalmente negativo.
Alludo al momento in cui mi rendo davvero conto che la quasi totalità di chi lascia la propria casa per un altro luogo non riesce a goderne se non in minima parte. Parlo del ben noto turismo imbecille, il turismo passapresentista.
In estrema sintesi il turista imbecille è quello per cui va bene il programma di viaggi di un qualsiasi tour operator. Non voglio neppure qui affrontare il discorso sull'inutilità oggi delle agenzie di viaggi e simili, dato che chiunque abbia una discreta autonomia sa organizzare da solo il proprio viaggio in modo molto più che soddisfacente. Voglio qui parlare dell'incapacità che ha oggi il turista passapresentista di rendersi conto che i normali tour impacchettati preconfezionati a tutto servono meno che a conoscere in modo anche superficiale un luogo. Tutto si riduce invariabilmente ad una serie più o meno inutile di piccole grandi curiosità che attirerebbero forse l'attenzione di un bimbo di 6-7 anni (se non fosse per il fatto che il bimbo non ci sta neppure a sentire, per fortuna, e vuole scoprire le cose a modo suo). Vai a Monaco di Baviera? E allora, non c'è scampo, devi andare a Marienplatz. Benissimo. Ma non per rendersi un attimo conto di cosa rappresentava ieri e rappresenta oggi quella piazza. No. In piazza bisogna guardare come tanti allocchi verso l'alto, tutti insieme. Per vedere finalmente azionarsi il famoso carillon! Meraviglia. E così si torna a casa dicendo "Monaco è proprio fantastica, ho visto il carillon in piazza!". La città non esiste, si tira dritto da una chiesa all'altra fino ad arrivare al fantastico carillon. Al massimo qualche osservazione scontatissima sulle birrerie. Della città e dei suoi abitanti non occorre sapere nulla....
In estrema sintesi il turista imbecille è quello per cui va bene il programma di viaggi di un qualsiasi tour operator. Non voglio neppure qui affrontare il discorso sull'inutilità oggi delle agenzie di viaggi e simili, dato che chiunque abbia una discreta autonomia sa organizzare da solo il proprio viaggio in modo molto più che soddisfacente. Voglio qui parlare dell'incapacità che ha oggi il turista passapresentista di rendersi conto che i normali tour impacchettati preconfezionati a tutto servono meno che a conoscere in modo anche superficiale un luogo. Tutto si riduce invariabilmente ad una serie più o meno inutile di piccole grandi curiosità che attirerebbero forse l'attenzione di un bimbo di 6-7 anni (se non fosse per il fatto che il bimbo non ci sta neppure a sentire, per fortuna, e vuole scoprire le cose a modo suo). Vai a Monaco di Baviera? E allora, non c'è scampo, devi andare a Marienplatz. Benissimo. Ma non per rendersi un attimo conto di cosa rappresentava ieri e rappresenta oggi quella piazza. No. In piazza bisogna guardare come tanti allocchi verso l'alto, tutti insieme. Per vedere finalmente azionarsi il famoso carillon! Meraviglia. E così si torna a casa dicendo "Monaco è proprio fantastica, ho visto il carillon in piazza!". La città non esiste, si tira dritto da una chiesa all'altra fino ad arrivare al fantastico carillon. Al massimo qualche osservazione scontatissima sulle birrerie. Della città e dei suoi abitanti non occorre sapere nulla....