Il kit D.I.Y. d'arte

In tanti l’anno passato avevano scambiato i vari kit d’arte D.I.Y. proposti da iartistlondon.com, come oggetti di design veri. Non solo i media, che soprattutto nella forma dei blog, avevano fatto rimbalzare la notizia online, ma anche grandi magazzini come i londinesi Selfridges e Harvey Nichols, che volevano ordinare i prodotti.
I vari kit, non erano in realtà che parte di un progetto diventato opera concettuale, studiato dalla giovane spagnola Naroa Lizar Redrado come lavoro finale del suo corso di studi universitari.
Avendo ricevuto un’attenzione e una curiosità inaspettata, la Redrado stava pensando di avviare veramente un business con produzione in Cina. Ma quella macchina da soldi priva di umorismo di nome Damien Hirst, nella veste dei suoi avvocati, ne ha impedito il procedere.
Quello che ci si può augurare è che l’artista riesca a diventare così famosa, da sovrastare colui che si ispira molto agli altri ma o fa finta di niente e non lo riconosce, o lo sa e per questo previene chiunque di farlo. Parlo ovviamente di Hirst....
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