Una volta arrivati, ci ritroviamo tra l’Arco di Costantino ed una maestosa ricostruzione del Colosso di Rodi, una delle sette meraviglie degli antichi, ora perduta. Sulla sinistra, una barca ci ricorda della possibilità di fare un tour della SIM via mare. La gran parte dei luoghi ricostruiti su Museum Island proviene dal mondo classico. Ovunque guardiamo, siamo accecati dalla bellezza di monumenti come la colonna Traiana, l’Ara Pacis, l’acquedotto romano “Pont du Garde” in Francia ed una meridiana con l’obelisco che è ora situato davanti al Parlamento italiano. Seguendo un sentiero, si può raggiungere l’acropoli di Agrigento. Da qui, il tempio della Concordia può essere ammirato, assieme ad una vista dell’intera SIM. È stato con la cosiddetta casa del Poeta Tragico, comunque, che Carlolello ha dovuto lavorare maggiormente. Ed al suo interno, possiamo apprezzare i particolari di una spettacolare costruzione di epoca romana a Pompei.
Nella parte nord della land assaggiamo il sapore della Mesopotamia e dell’Egitto: i giardini pensili di Babilonia ci mostrano l’antica meraviglia, mentre la porta di Ishtar sorprenderà il visitatore con il suo blu. La tomba di Nefertari è stata anch’essa ricostruita con estrema cura per i dettagli, mentre Petra, la capitale dei Nabatei, dev’essere raggiunta attraverso un sentiero tra le rocce ed è mozzare il fiato. Museum Island non ha ancora raggiunto la sua forma definitiva, comunque, dato che Carlolello sta ancora lavorando per completare Abu Simbel ed l’Arco di Settimio Severo a Leptis Magna, in Libia...
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