Gaia Conventi- Il dinanimismo su Gumwriters

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Gaia Conventi

Zairo Ferrante è un uomo coraggioso, lo è perché ha deciso di passare sotto i nostri ferri… e lui è pure laureato in Medicina e Chirurgia, vedremo quindi di non commettere niente di irreparabile.

Mio caro Zairo, ti useremo in maniera mirata per proporre sul nostro blog qualcosa di intelligente: sii all’altezza della situazione e rendici finalmente un sito letterario.
Grazie a te abbiamo scoperto il
dinanimismo e, pur augurandoti che lo conoscano tutti, vorremmo fare la figura di quelli che propongono qualcosa d’avanguardia: questo movimento poetico-artistico delle anime, potrebbe includere anche Gumwriters tra i suoi adepti? Tieni presente che puoi mentire spudoratamente, a noi fa piacere.

R: Innanzitutto grazie, erano anni che aspettavo un’intervista seria.
Però, la tua premessa e soprattutto la parola “intelligente” mi lasciano un pochino perplesso.
Non è che anche questa volta ho sbagliato posto?
Ad ogni modo andiamo avanti. Ormai siamo partiti!
Giusto per la cronaca hai omesso il termine che di diritto vi include nel dinanimismo, ossia: movimento poetico-artistico rivoluzionario delle anime.
E chi più del vostro gruppo parla alla gente con semplicità ed ironia, cercando di rivoluzionare ed agitare l’animo umano, generando così profonde riflessioni e sbalorditivi interrogativi sulla società?

Ascolta, mi sbilancio: volete diventare anche voi dinanimisti?

Dal tuo sito personale apprendiamo che “il movimento ha come obbiettivo quello di riavvicinare l’Arte e soprattutto la Poesia all’Uomo, in quanto pura ed essenziale voce della sua Anima”, un modo per dire che fin qui i poeti avevano sbagliato bersaglio? Un movimento nasce sulle ceneri di qualcosa che c’era prima oppure arriva e fa piazza pulita di tutto?

R: Insomma mi stai chiedendo, qui pubblicamente, di affermare o che io ho scoperto l’acqua calda, confermando che sono un idiota, o che Leopardi non aveva capito un fico secco? (Caro Giacomo… perdonami era un esempio, lo sai che ti voglio bene). Comunque, io non dico assolutamente che i poeti nel corso della storia abbiano sbagliato bersaglio, dico solo che il loro messaggio è stato ridotto, da una società troppo veloce e poco introspettiva che ci vuole ben omologati in difesa del mercato, a materia di “nicchia”. Insomma la poesia fino agli anni ’70 è stata sempre vicino agli uomini e spesso ha lottato con e per loro.

Qualcuno mi spieghi perché questo, oggi, non può essere possibile?

Invece, per rispondere alla tua seconda domanda, ti dico che il dinanimismo è un movimento che vuole fare piazza pulita dell’attuale sentimento, molto diffuso, “dell’elitarietà poetica ed artistica”. E per far questo cerca di trarre forza da quello che la Storia, i Poeti e gli Artisti, in tempi non molto lontani, ci hanno insegnato.
Ancora, credo proprio che questa sua doppia accezione sia la sua vera forza ed il suo elemento distintivo.
Ritengo sbagliato pensare che un qualcosa sia bello, utile ed innovativo solo se distrugge o supera il qualcosa che lo ha preceduto.

segue http://gumwriters.cortezteam.net/index.php/2010/11/il-dinanimismo-spiegato-ai-gumwriters/