Tachea – Giovanna Guardiani Recensione dell’opera a cura di Gioia Lomasti

Tachea
Giovanna Guardiani
libreriauniversitaria

Tachea
, seconda promettente opera della scrittrice Giovanna Guardiani è un romanzo di forte impatto emozionale. Autentiche stagioni che il senso medita e accoglie, stringendosi in percorsi d’esistenza con la positività alla vita che osservante, per poterne carpire e lenire lembi di istanti, resta comunque d’ ascolto ad un continuo rinnovamento.
Tachea esce nel ottobre 2013 per i tipi delle Edizioni Nulla Die congiunto alla accuratezza editoriale di Massimiliano Giordano; venticinque capitoli che delineano l’esistenza e le comprovanti di destini in transito, passi di storie che intersecanti attraggono alla lettura di questo specchio di paesaggio e passaggio, vetta della propria essenza, che non sempre il destino consacra quindi pregno di fortuna per chi come la protagonista del racconto tocca, attingendovi molta forza e consapevolezza.
“Che cosa significa vivere? Oggi ai giovani che incontro dico che vivere significa alzarci ogni giorno un po’ più su, un po’ più in alto; vivere significa distaccarci da tutti gli elementi pesanti che ci trattengono giù” – (citazione tratta dal romanzo Tachea di Giovanna Guardiani).
L’argomento della terza età vorrei esprimerlo in questa mia lettura, attribuendovi un coronamento di “colei” che ha saputo educare la vita ed apprezzarla quale goccia di inebriante luce riposta come un cammeo allo schiudersi d’uno scrigno senza tempo, come un ricordo che ne osserva, conserva e preserva.
Parole della Guardiani in cui posso immedesimarmi negli sguardi celati d’ombre e di realtà, apprendere il cuore del sentimento, che la stessa scrittrice fantasiosamente colora facendone brillare il suo io grazie a questo secondo meritato traguardo.
In questa forte unione di avvenimenti, ricami d’animo, verso di ambite mete, non posso che augurare a Giovanna di continuare a credere nei propri sogni, i sogni sono la traiettoria che ci colora, i sogni servono a farci vivere, raggiungendone la meta, ciò che del resto lei stessa con quest’opera desidera donare.
A cura di Gioia Lomasti
in esclusiva per vetrinadelleemozioni.com