Tecnosophia *from Riflessioni.it

Riflessioni sulla Tecnosophia di Walter J. Mendizza

di Walter J. Mendizza

Il nostro Paese si presenta oggi al mondo come un Paese addormentato, appoggiato su posizioni passatiste, restio a sposare la modernità, con una inspiegabile idiosincrasia verso la scienza e la tecnica. Così l’Italia si è a poco a poco adagiata sulle logiche immobilizzanti di molte organizzazioni ambientaliste che propagandano il NO a priori in nome di un immaginario sviluppo sostenibile, spesso fondato su basi anti-scientifiche e anti-economiche e troppo spesso influenzato da impulsi emotivi.

In questo contesto, uno sparuto gruppo di persone, risolutamente votato al futuro e al progresso tecnico-scientifico, ha rifiutato la dottrina paralizzante ambientalista, e sta portando avanti una battaglia concettuale e pragmatica di orientamento prometeico allo scopo di mostrare all’opinione pubblica che gli aspetti negativi del progresso tecnico e tecnologico (quali inquinamento ed errori pratici e teorici) si sono localmente e puntualmente sempre più ridotti, contro il luogo comune alimentato dai media che vorrebbe tali aspetti negativi sempre più gravi e pericolosi.

La tecnologia non è in sé né buona né cattiva, è invece (come tutte le cose del resto) un’arma a doppio taglio a seconda di come la si usa. Un coltello può servire per tagliare o per ammazzare, non sarà mai il coltello in sé il pericolo, ma l’uomo che lo impugna. Di conseguenza la tecnologia, l’amore per la saggezza tecnica, la tecnosophia, deve essere riletta con una nuova ottica allo scopo di portare un po’ di luce alle controversie più disparate, che vanno dalla clonazione alle cellule staminali, dagli impianti di microchip sottopelle ai rigassificatori....

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