La spòja fàta in cà, tirata a mattarello con tutti i crismi, è alla base della dieta all'ingrasso dei ferraresi. La zdòra, reggitrice delle sorti familiari e del corretto vettovagliamento della piccola comunità di parenti, amici, vicini e conoscenti - a Ferrara il baratto è ancora in voga - è colei che mantiene viva la ferraresità nel suo più intimo essere: lo stomaco.
A Ferrara si mangia bene, soprattutto al pranzo della domenica, dove solitamente la zdòra fa trovare i caplazz con la zuca o i caplìt. Sarebbe inutile proporvi le ricette ferraresi, per ben due motivi: in rete già ci sono ed è risaputo che io cucino meglio a photoshop che non ai fornelli.
Non volendo entrare nell'uso e abuso del maiàl, di cui parleremo nella puntata dedicata al lessico, tenete presente che questa non è solo un’invocazione e un segno d'interpunzione pari alla virgola... ma è anche una bestia. Se è vero che del maiale non si butta via niente, a Ferrara fa specie che le ruote delle bici non siano fatte con la di lui cotenna... per tutto il resto c'è maialcard!
La salama da sugo ferrarese è per noi quello che l'aquila calva è per gli americani: un simbolo unico, riconoscibile in tutto il mondo, qualcosa che ci invidiano tutti... ma visto che a noi gli americani ci fanno un baffo, qui la salama si mangia, da loro l'aquila calva è specie protetta.
Ovviamente le prelibatezze USA sono sbarcate anche da noi, ma non mi stupirei se al MacDonald's servissero l'hamburger di zia ferrarese (e la zia, qui, non è parte del parentado, è un salume). A Ferrara la cucina tipica è talmente tipica che se vuoi mangiare qualcosa di diverso: a) vai al cinese; b) vai a Bologna.
I ristoranti ferraresi sono tipici, caratteristici e costosi. E' però possibile ordinare il menù turistico, ovviamente uno in due, i nostri piatti sono sempre abbondanti. Il ferrarese sa che, dopo la tavola, ci sono oltre 10 km di mura cittadine su cui correre a smaltire il tutto e quindi non si fa troppi problemi.
Avendo un debole per i caplàz con la zùca, ho personalmente indagato, ristorante dopo ristorante, la migliore riuscita di questa ricetta. Mi sento quindi di darvi due dritte, ve le do pure gratis. Il massimo del caplàz, a mio avviso, lo trovate al Ristorante La Rondinella, località Portoverrara di Portomaggiore (Ferrara). Al secondo posto, ma di pochissimo e solo perché io sono una che per i caplàz ha una vera fisima, viene la Trattoria da Flip, a Copparo (FE). Di entrambi i ristoranti non ho potuto rintracciare il sito internet, comunque sia... dal monitor non si assaggia granché, vi conviene andarci.
Ovviamente potete fare il mio nome in entrambi i ristocaplàz, non che la cosa comporti uno sconto, ma sono certa che vi chiederanno “ah, ma conosci anche te quella tipa lì?”.
Ferrara è una repubblica fondata sulla gastronomia, sarà mica un caso se in castello hanno restaurato al meglio le antiche cucine estensi?!
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