Pd Ferrara alla sbarra: 130 milioni di balle sullo scandalo di Cona

Il Consorzio chiede i danni al Sant'Anna: 130 milioni

L’atto di citazione di Prog.Este per varianti nei progetti e ritardi nei pagamenti. Fissata la prima udienza: 17 febbraio

Ferrara, 4 gennaio 2011 - Centotrenta (130) milioni di euro come richiesta danni all’Azienda ospedaliera Sant’Anna per una serie di ritardi e varianti progettuali nella querelle Cona. E’ il consorzio Prog.Este, che si è aggiudicato il mega appalto per la costruzione dell’ospedale ‘‘infinito’’, cominciato 20 anni fa e non ancora operativo, a presentare il maxi conto. L’atto di citazione (40 pagine) è stato depositato un paio di mesi fa dall’avvocato Fabio Dani, con la collaborazione dello studio Giuffrè di Roma, e il primo round della battaglia in sede civile è già stato fissato: 17 di febbraio. «Le imprese — spiega l’avvocato Dani — credo abbiano il diritto di lamentarsi anche perché da tempo c’è chi continua ad accusarle di aver fatto male i lavori per il nuovo ospedale».

Causa record. Tra poco più di un mese, dunque, le parti si troveranno per la prima volta a Palazzo di Giustizia per cominciare a discutere una causa che richiederà anni e anni per essere definita. Di cosa si tratta? Al centro di tutto vi sarebbero ritardi nei progetti, adozioni di nuove varianti, ritardi nei pagamenti e oneri del personale, ammortamento dei macchinari, viabilità d’accesso e tanto altro ancora. «Si tratta di una serie di questioni, — prosegue l’avvocato Dani — non c’è un unico punto nella controversia». Ma come si è arrivati ai 130 milioni? Presto spiegato. «Ci sono parametri per quantificarli — continua il legale del consorzio Prog.Este —. Le spese generali di un’impresa per i ritardi sono variabili tra il 10 e il 13% dell’importo dell’appalto in relazione al tempo».

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