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Dalla neve a più riprese all'inizio del 'vero' processo CoopCostruttori, dalle elezioni di Comacchio al cambio della guardia in Carife
Aperture domenicali, il nuovo ‘salotto’ di corso Martiri, la nuova galleria Matteotti che vedrà la luce entro la fine del 2001, i tagli del governo, le proteste degli studenti universitari contro il ministro Gelmini, le numerose piene vissute dal Po, e sotto i riflettori è finito in estate il casello di Ferrara Sud dell’A/13… questi solo alcuni dei temi che hanno caratterizzato il 2010 all’ombra del Castello.
Questa una carrellata sui fatti salienti che ci stiamo per lasciare alle spalle: l’anno che ci sta lasciando purtroppo ha lasciato una parola su tutte, o meglio due, legate alla crisi nel mondo del lavoro: cassa integrazione.
Rimangono leit motiv i sopralluoghi, gli slittamenti e le polemiche sull’ospedale di Cona, le udienze del processo Solvay, le tappe della vicenda Aldrovandi, oltre all’intensificazione al Grattacielo dei controlli delle forze dell’ordine e la lotta di tutte le forze dell’ordine locali al contrasto dello spaccio di stupefacenti.
Orgoglio per Ferrara, inoltre, la cura-Zamboni proposta per risolvere chirurgicamente la Sclerosi Multipla, correlata all’insorgenza della Ccsvi.
I primi quattro mesi del 2010 vedono in primo piano tra le altre cose l’inizio del processo ‘vero’ Coopcostruttori, il cambio della guardia in Carife e Caricento, le elezioni di Comacchio che passa al centrodestra e l’emergenza pertrolio.
Questa una carrellata sui fatti salienti che ci stiamo per lasciare alle spalle: l’anno che ci sta lasciando purtroppo ha lasciato una parola su tutte, o meglio due, legate alla crisi nel mondo del lavoro: cassa integrazione.
Rimangono leit motiv i sopralluoghi, gli slittamenti e le polemiche sull’ospedale di Cona, le udienze del processo Solvay, le tappe della vicenda Aldrovandi, oltre all’intensificazione al Grattacielo dei controlli delle forze dell’ordine e la lotta di tutte le forze dell’ordine locali al contrasto dello spaccio di stupefacenti.
Orgoglio per Ferrara, inoltre, la cura-Zamboni proposta per risolvere chirurgicamente la Sclerosi Multipla, correlata all’insorgenza della Ccsvi.
I primi quattro mesi del 2010 vedono in primo piano tra le altre cose l’inizio del processo ‘vero’ Coopcostruttori, il cambio della guardia in Carife e Caricento, le elezioni di Comacchio che passa al centrodestra e l’emergenza pertrolio.
Ventimila calici alzati per l’incendio, ma il 2010 si apre con un fatto di cronaca – senza conseguenze irreversibili fortunatamente – tinto di giallo, che si risolverà nell’arco di poche ore. Tutta una montatura per evitare la denuncia di guida in stato di ebbrezza.
Sono state rapide ed efficaci le indagini coordinate dal pm Filippo Di Benedetto ed eseguite dalla squadra mobile di Ferrara. Tutto risale alla notte di Capodanno. Al pronto soccorso arrivano due ragazzi che trasportano una giovane di 16 semisvenuta con il volto pieno di sangue. Verrà portata in neurochirurgia e ricoverata in prognosi riservata (i medici hanno dovuto valutare se sottoporla a un intervento chirurgico per le conseguenze del trauma cranico).
Al posto di polizia del pronto soccorso i due accompagnatori recitano lo spartito che si erano preparati: la giovane aveva trascorso la notte di Capodanno con loro in una discoteca della periferia di Ferrara, il “Madame Butterfly”. Verso le 6.30, mentre erano tutti e tre nel piazzale antistante il locale, la 16enne sarebbe stata investita al volto dallo scoppio di un potente fuoco d’artificio che si trovava all’interno di un involucro di vetro. Cadendo avrebbe anche sbattuto la testa. Loro l’avrebbero accompagnata in ospedale in taxi.
Niente di tutto questo. Dai riscontri degli inquirenti nessun taxi aveva effettuato quel tragitto la notte dell’1 gennaio. E a poche centinaia di metri dalla discoteca la polizia aveva trovato i segni di un incidente stradale: frantumi di vetri e uno specchietto retrovisore a terra. Proprio quello che mancava all’auto di uno dei due. E così, al secondo interrogatorio, i due sono crollati....
C- ESTENSE COM
Sono state rapide ed efficaci le indagini coordinate dal pm Filippo Di Benedetto ed eseguite dalla squadra mobile di Ferrara. Tutto risale alla notte di Capodanno. Al pronto soccorso arrivano due ragazzi che trasportano una giovane di 16 semisvenuta con il volto pieno di sangue. Verrà portata in neurochirurgia e ricoverata in prognosi riservata (i medici hanno dovuto valutare se sottoporla a un intervento chirurgico per le conseguenze del trauma cranico).
Al posto di polizia del pronto soccorso i due accompagnatori recitano lo spartito che si erano preparati: la giovane aveva trascorso la notte di Capodanno con loro in una discoteca della periferia di Ferrara, il “Madame Butterfly”. Verso le 6.30, mentre erano tutti e tre nel piazzale antistante il locale, la 16enne sarebbe stata investita al volto dallo scoppio di un potente fuoco d’artificio che si trovava all’interno di un involucro di vetro. Cadendo avrebbe anche sbattuto la testa. Loro l’avrebbero accompagnata in ospedale in taxi.
Niente di tutto questo. Dai riscontri degli inquirenti nessun taxi aveva effettuato quel tragitto la notte dell’1 gennaio. E a poche centinaia di metri dalla discoteca la polizia aveva trovato i segni di un incidente stradale: frantumi di vetri e uno specchietto retrovisore a terra. Proprio quello che mancava all’auto di uno dei due. E così, al secondo interrogatorio, i due sono crollati....
C- ESTENSE COM