Libera Informazione: il Corsera censura i lettori

 


 

 

«Da ex comunista militante non poteva far mancare il suo aiuto a Cgil e Fiom...». Questo e altri commenti ancor più velenosi, sono arrivati al sito del Corriere della Sera. Tutti pubblicati dai lettori in calce a un articolo relativo a Fiat, che riportava l’invito a un dialogo «più costruttivo» pronunciato in mattinata dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Si è trattato di un errore tecnico - spiegano dal Corriere.it -: questi messaggi non sono stati bloccati dai normali filtri di moderazione che ne passano ogni giorno al setaccio 2.000-2.500. Appena ce ne siamo resi conto li abbiamo rimossi». «Fatti, Presidente, non parole, ne sentiamo già tante!», ha sentenziato qualcuno. E ancora: «Napolitano è cresciuto nella cultura economica dei piani quinquennali», «Napolitano è come sempre in ritardo e fuori luogo». Un lettore che si firma Liburnicus ha scritto: «Trite e ritrite raccomandazioni, che non servono assolutamente a niente e che non faranno ricordare Napolitano come uno dei presidenti con maggior personalità e carisma».

Critiche al vetriolo, insomma, per il capo dello Stato. E anche «insulti», ha subito denunciato il sottosegretario Francesco Giro, il quale ha espresso la sua «solidarietà» a Napolitano contro chi, celandosi dietro l’anonimato, lo ha attaccato via Internet. La redazione di Corriere.it, comunque, ha prima deciso di bloccare la possibilità di commentare il testo. E poi ha lasciato in pagina solo l’articolo, cancellando tutti i commenti (positivi e negativi) fino ad allora pubblicati. In serata la precisazione di via Solferino: «I commenti erano in larga parte positivi e, anche nel caso in cui esprimevano riserve sul discorso del capo dello Stato, avevano toni civili». ...

 

c- Corsera