Sgarbi: «Il Presidente di Italia Nostra
si dimetta. No sa nemmeno che in Sicilia la competenza sui beni culturali
non è del ministero ma della Regione»
«Chiedere le dimissioni di Bondi per una questione relativa ai beni culturali della Sicilia, è come chiederle per l’incendio di una moschea in Tunisia…Il tiro a Bondi, ormai largamente sperimentato, è una espressione di vigliaccheria che rischia di schiacciare Italia Nostra in uno spazio politico di parte»
ROMA - Il critico d’arte Vittorio Sgarbi interviene sulla richiesta di dimissioni avanzata dal Presidente di Italia Nostra Alessandra Mottola Molfino nei confronti del ministro dei beni culturali Sandro Bondi per il crollo del portale della Chiesa SS D’Alemanna a Gela:
«Il presidente di Italia Nostra Alessandra Mottola Molfino – rileva Sgarbi - aveva insensatamente chiesto le dimissioni del ministro Bondi dopo il crollo della domus dei gladiatori di Pompei, ora insiste sulle dimissioni per un crollo di un portale del santuario di Maria SS. D’Alemanna a Gela.
E’ invece arrivato il momento di chiedere le dimissioni di Alessandra Mottola Molfino per manifesta incompetenza. Infatti, non solo l’entità dei danni della chiesa siciliana è stata smentita, e lo slancio polemico della Molfino appare ingiustificato, ma è incredibile che il Presidente di Italia Nostra ignori che la competenza esclusiva in materia di beni culturali in Sicilia, per statuto, sia della Regione Siciliana, e che le funzione del ministro sono assolte dall’assessore regionale ai Beni Culturali.
Chiedere dunque le dimissioni di Bondi o criticarlo per una questione relativa ai beni culturali della Sicilia, è come chiederle per l’incendio di una moschea in Tunisia.
Il tiro a Bondi, ormai largamente sperimentato, è una espressione di vigliaccheria che rischia di schiacciare Italia Nostra in uno spazio politico di parte.
Tra l’altro la Mottola Molfino - conclude Sgarbi - ignora che il ministro dei Beni Culturali, sua mia sollecitazione ha risposto stigmatizzando i progetti dei parchi eolici nell’area di Sepino in Molise, attivando in questo senso, con grande tempestività, il direttore generale dell’assessore regionale ai beni culturali che da lui dipende.
Su Gela si misura l’incompetenza e il pregiudizio dell’attuale presidente di Italia Nostra»
l’Addetto Stampa
Nino Ippolito
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