Testamenti biologici, una risposta ai ministri
Il sindaco Tagliani agisca prontamente e dia immediata attuazione alla delibera che ha dato vita a Ferrara al Registro dei Testamenti biologici.
Lo faccia per dare una rapida risposta alla circolare con la quale i ministri della Salute Ferruccio Fazio, del Welfare Maurizio Sacconi e dell’Interno Roberto Maroni hanno sostenuto che i registri sul Testamento biologico creati dai Comuni sono privi di qualunque efficacia giuridica, in quanto l’unico a poter legiferare sulla materia è lo Stato.
L’istituzione di un Registro comunale dei Testamenti biologici è al momento l’unico strumento a disposizione dei cittadini per testimoniare una scelta della persona e per tutelare il diritto all’autodeterminazione in materia sanitaria sancito in primo luogo dalla nostra Carta Costituzionale. Dopo anni di lotte e iniziative dei Radicali e dell’associazione Coscioni anche a Ferrara è stata garantito questo diritto. L’istituzione del Registro dei Testamenti biologici è stato recentemente approvato dal Comune ma ancora non si è passati alla fase di attuazione del provvedimento.
I princìpi che ci spingono a continuare sulla strada intrapresa sono affermati, come si è detto, dalla nostra Carta Costituzionale, ribaditi da Convenzioni internazionali, quale quella di Oviedo, e confermati da alcune sentenze, intervenute a fare chiarezza su recenti eventi, come il caso di Eluana Englaro. Proprio la giurisprudenza della Cassazione relativa alla vicenda Englaro ci fa ritenere l’istituzione del Registro comunale dei Testamenti biologici un passo essenziale per la concreta tutela di un diritto fondamentale della persona. Il ruolo che le amministrazioni locali possono svolgere a riguardo è insostituibile, considerando che ai sensi dell’articolo 3, comma 2, del decreto legislativo n. 267 del 2000, il Comune “rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo”....
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