Aubrey de Grey: basta un supertopo per azzerare l'accademia delle scienze

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(2007***)Lo scorso anno ‹‹Technology Review›› ha offerto un premio di 20.000 dollari al biologo molecolare che fosse stato in grado di dimostrare che il progetto per l’estensione delle aspettative di vita (SENS, Strategies for Engineered Negligible Senescence, Strategie per evitare ingegneristicamente la senescenza) del biogerontologo Aubrey De Grey − una ricetta per combattere l’invecchiamento fin troppo pubblicizzata – erano ‹‹così prive di fondamento da non meritare di essere oggetto di dibattito accademico››. Lo scopo della sfida era quello di accertare se le teorie di De Grey fossero scienza o fantasia.
I giudici della ‹‹sfida SENS›› erano Rodney Brooks, direttore del laboratorio dii Informatica e Intelligenza Artificiale del MIT e responsabile delle tecnologie di iRobot: Anita Goel, fondatrice e amministratore delegato di Nanobiosym; Vikram Kumar, co fondatore e amministratore delegato di Dimagi e patologo presso il Brigham and Women’s Hospital di Boston; Nathan Myhrvold il cofondatore e amministratore delegato di Intellectual Venture ed ex responsabile delle tecnologie di Microsoft e J. Craig Venter, fondatore e presidente dell’Istituto Venter i cui metodi computazionali hanno accelerato il completamento del Progetto Genoma Umano.
La nostra rivista ha ricevuto cinque dissertazioni, di cui soltanto tre soddisfacevano i termini della sfida. De Grey ha scritto una confutazione a ciascuna delle dissertazioni ammesse, e gli sfidanti a loro volta hanno replicato. Gli esperti indipendenti hanno preso in esame l’intera documentazione.
Alla fine gli esperti hanno ritenuto che nessuna delle dissertazioni presentate rispondesse ai criteri della sfida e confutasse efficacemente SENS, anche se hanno unanimemente riconosciuto che la dissertazione di Preston W. Estep e dei suoi colleghi era la più convincente. Gli esperti hanno comunque notato che de Grey non aveva difeso la sua teoria in modo convincente e che molte delle sue idee sembravano alquanto stravaganti.
Nathan Myhrvold, scrivendo a nome di tutti gli altri ‹‹giudici››, ha così sintetizzato le loro considerazioni:
‹‹In questione c’è il conflitto fra il metodo scientifico e la natura ambigua delle idee che non sono state ancora a esso assoggettate››.
‹‹Il metodo scientifico richiede la raccolta di prove attraverso la sperimentazione o l’osservazione autonome in modo da poter accordare credibilità a un’ipotesi. SENS è una raccolta di ipotesi che, in maggior parte, non sono state assoggettate a questo processo e che per questo motivo non possono essere sottoposte a una verifica di carattere scientifico. Comunque, per la stessa ragione, le idee espresse in SENS non sono state confutate in modo definitivo. SENS trova la sua ragione di esistere in un’area di mezzo dove le idee sono ancora da dimostrare, ammaliando alcuni e lasciando sconcertati altri››....

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