Il feticcio delle leggi | estense.com Ferrara: “È importante che l'opinione pubblica e anche la stampa comprendano che devono essere rispettate le garanzie che uno stato democratico deve a tutti”, così esordisce il Questore di Ferrara in un'intervista avente per oggetto la questione dei clandestini ESPULSI dalle autorità per motivi di ordine pubblico che – spiega - restano “per legge” liberi di circolare fra noi per mesi e anni. Nulla vien detto sul fatto che siffatte opportunità create “per legge” determinino per la delinquenza del terzo mondo un'irresistibile attrazione a venire da queste parti, moltiplicando i problemi e rendendo irrisoria la capacità di deterrenza delle FF.OO. con gli stranieri. In altri termini, da un falso problema si ottiene un vero e grande problema. Diversamente dai “paradisi fiscali” inventati per attrarre capitali stranieri, in formale omaggio a leggi sgangherate qui si attirano moltitudini di poveri malavitosi, o di intenzionati a farsi mantenere il più possibile, o semplicemente allettati da un sistema
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...