Il sale della democrazia

I fatti di Parigi e la deriva del fanatismo, di ogni fanatismo spinge ad una riflessione di fondo. La laicità, anche di chi crede nel soprannaturale, è la base del confronto e della convivenza, è una conquista ormai ineliminabile dal vocabolario della democrazia. Anzi è forse l'anima stessa della democrazia. In Paesi dove molte sono le fedi e molte le etnie spesso il limite della sopravvivenza del sistema è proprio questo. I multi-confessionalismi rischiano di scontrarsi e deflagrare se a tenerli insieme non c'è questo collante istituzionale e morale. Senza di esso una parte prevaricherebbe sul tutto. Tutto questo rientra nel patrimonio dell'Occidente, anche se in passato, in sistemi complessi e multinazionali come l'Islam classico (non quello caricaturale, pericolosamente caricaturale che propagandano i fanatici dell'ultima ora), l'Impero Ottomano ed altre sovranazionali nel mondo, ci sono stati esempi confortanti di convivenza, pur senza approdare alla democrazia. Senza laicità la democrazia non funzione, senza laicità non c'è nemmeno il rispetto del sacro o delle diverse visioni del sacro: la laicità è la garanzia del sacro, è persino la via della salvezza ultraterrena. sempre che sia possibile, per chi non crede. Il dialogo e il reciproco ascolto delle coscienza sono elementi irrinunciabili in democrazia, sono il sale della democrazia. Arrestare la deriva irrazionale è un imperativo della nostra civiltà, prima che il sonno della ragione generi nuovo mostri.
Casalino Pierluigi, 13.01.2015