Building University 2.0?

Roby Guerra (recensione di -)


ANDREA LOMBARDINILO Building university In una società aperta e competitiva (Armando editore, Roma, 2014) Prefazioni di Gaetano Bonetta e Mario Morcellini- Postfazione di Antonello Masia Atenei in costruzione permanente, sospesi tra ansie riformistiche e aneliti conservativi. Queste le caratteristiche dell’attuale fase di rinnovamento dell’università italiana, alle prese con le sfide della società complessa: accreditamento, valutazione, internazionalizzazione. Fattori che stanno mutando l’assetto funzionale dello spazio accademico. A questi fattori si aggiunge l’ipertrofia normativa, che complica un processo di razionalizzazione scandito da interventi di riforma pressoché permanenti.
Andrea Lombardinilo è ricercatore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università degli studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara.
Scansione precisa di largo respiro, nuovamente la parola Utopia anche, apprezzabilmente, se non una TAC sociale sui Lavori in Corso per l'Università contemporanea, in bilico, se non funambolismo, in Italia, tra sfide della complessità, i mitici anni duemila che mai decollano, le nuove tecnologie, Internet, il famoso mutamento quasi epocale.
In Italia, sempre bellissima Utopia, come in controluce, rivela questo significativo saggio, colmo di volontà di Change e svolta urgente conoscitiva e pragmatica strutturale..
Da postulati eclettici e non scontati, riferimenti concettuali a Vico, Habermas, McLuhan (solo alcuni fa in Italia quasi improponibili), Bordiau, analisi anche  critica dello Stile Cartesio per la modernità e la postmodernità (e come metodologia unica del sapere e della formazione della conoscenza) in primo piano e squisitamente articolati.
Il libro è ovviamente critico sui bachi nazionali che costantemente più che accelerare lo sviluppo e la nuova Università al passo con il sapere postmoderno doc e le sue poi relative prassi globali come hardware e nuove strutture universitarie... sembrano celebrare e flagrantemente sia lo specchio di certo carattere supposto nazionale regressivo sia la Burocrazia Uber Alles...
O Burotica al passo cartina torna sole magari anche di input trasversali potenzialmente negativi, poi vanificati da virus e malware attinenti, della serie... il mondo e mondo oggi computer accelera sempre più la complessità basilare come orizzonte degli eventi, mentre le diverse riforme politicanti marciano a Retro Runner, persino uno sport anche se poco noto....
E molti capitoli puntuali dedicati a tali dinamiche con tanto di analisi delle varie riforme scolastiche e universitarie...Ergo nell'epoca già post Blade Runner, gira e rigira, ogni riforma italiana in merito esita clamorosamente priva di visione sistemica, di quel Quid senziente fondamentale, leggi meritocrazia e conoscenza fortemente invocati dall'autore... Anche, laddove, ribadiamo, alcune istanze innovative anche nel Bel Paese si riflettono nelle varie ricette istituzionali.
Va da sè: anche l'Università è una Casta, anche se mediamente di medio alto livello tutt'oggi qualitativo settoriali e soltanto: come nelle altre caste, probabilmente almeno i 2/3 di tante parola istituzionali andrebbero resettate e anche 2/ 3 delle riforme varie deliberate negli ultimi decenni.
Non ultimo, conseguentemente,  anche molte cosiddette unità umane non ad hoc in certi diversamente Business Plan cosi fondamentali e strutturail per il futuro del Sapere, uomini invece di provata capacità, come accennato, conoscitiva e meritocratica, magari da una imminente (potenziale) più evoluta Democrazia scientifica Verso...
Il ché, ci pare, è anche in solare paradosso con, al contrario, certo dibattito culturale e produzione pubblcistica spesso di gran valore dove diagnosi e cure esitano assai verosimili e avvancenti. Come certamente in questo volume del sociologo Lombardinilo.

http://www.armando.it/building-university