Passa ai contenuti principali

Roma, Vito Cagli e la Medicina come Macchina Pensante

Vito Cagli. Come si ragiona in medicina. Il dialogo tra sapere, esperienza, logica e intuizione (Armando editore, Roma, 2013)

Fatti e logica, observatio et ratio, in in uno stretto dialogo tra di loro, senza troppo indulgere alla discussione sul problema su quale tra i due termini debba avere la priorità. L'esame delle componenti extra-logiche che intervengono nel processo diagnostico; la riflessione sugli ausili che la tecnologia potrebbe offrire all'attività clinica e l'analisi dell'errore quale insidia nascosta che dobbiamo considerare sempre in agguato. Sono questi i temi che il libro tocca, senza troppi tecnicismi, per farsi intendere da un pubblico più vasto rispetto a quello dei soli "addetti ai lavori".



Splendido e molto tempestivo saggio del Dottor Cagli: sulla/dalla/nella Medicina focalizzato sia sulla - per quanto umano - corretta diagnostica, inclusa certa svolta tecnologica recente e decisiva, sia su certo aspetto complementare, la non esorcizzabile interattività non solo con i clienti pazienti, anche autodiretta, nel/con il medico stesso.

In certo senso un piccolo grande inno a una disincantata ma rigorosa memoria al/nel/per il giuramento di Ippocrate, nonostante tutto, tecnicismi, invasività dei media e delle industrie del farmaco ecc., mercantilismi e arrivismi vari, ancora oggi sorta di Costituzione della Medicina e del fare il Medico.

Colpisce quasi il registro di sistema del volume: scienza con coscienza doc, per dirla con Edgar Morin: nessuna delega al potere - pur anche parzialmente comprensibile- della Macchina Medicina, delle macchine-strumenti diagnostici, un tempo impensabili, capaci di svelare e favorire diagnosi quasi esatte come Hubble con le stelle lontanissime... in una cifra "letteraria" mirabilmente sia conoscitiva epistemica (dalla storia della medicina e paradigmi vari), sia deliziosamente scorrevolmente divulgativa (un saggio in tal senso quasi doppiamente popperiano)

Appunto favorire: l'inferenza umana e del diagnostico resta un assioma, assai ampia la gamma stessa interpretativa, assai più di quanto immaginano media e pazienti-clienti.

Nessuna macchina, per quanto quasi ..della verità, allo stato attuale almeno, è un Oracolo automatico.

E l'interfaccia umana del buon se non ottimo medico, presuppone, come esplicito non a caso, nel sottotitolo, ragione scientifica e ragioni se non del cuore, certamente "sapere, esperienza, logica e intuizione", una specie di dialogo balletto a più livelli, s-oggettivo (con la lineetta).

Come grandi alchimisti del futuro, pur in certa inevitabile mappa concettuale, come poi globalmente sogna concretamente la Medicina post genomica, vasto e infinito è il territorio dell'universo malattia, ancor di più quello dell'equazione personale delle sue stelle persone "malate o in esame" , sempre nella metafora: la Macchina, anche nano robot e l'orchestra dialogo di cui prima, esige ogni volta dosaggi dei suoi strumentisti e del suono differenti.

Diagnosi e cure ad personam almeno come obbiettivo virtuale: ecco Ippocrate nell'era del biotech e della Medicina non automatizzata e burotica (suoi virus peraltro quasi congeniti nel turbocapitalismo...) ma tecnetronica (con la e - Tekne.. arte della medicina).

Arte 3.0, nella fase Beta della diagnostica naturalmente fondamentale.

Come accennato, infine, libro alquanto tempestivo: poco sottolineato non a caso in genere dai media, che ci sguazzano, il libro è anche un grande manuale doc divulgativo, capace in ogni caso di relativizzare l'idea percepita spesso oggi e fuorviante della malattia e del paradigma Medicina e dei corollari di cui prima. Un grande antivirus questo lavoro, contro certo ben noto catastrofismo se non terrorismo medico sociale, (non degli addetti ai lavori e medici in genere): un giorno il caffè, iperbole, crea il cancro, il giorno dopo previene gli infarti; oppure meno fantasy, la carne fa male, viva la Natura e le uova neppure vegane (la natura inclusi i batteri..o i muscoli senza ferro..?). Peggio, visioni ritualistiche e spesso parascientifiche su quasi qualsiasi malattia di moda o anche effettiva di ampiezza sociale.

Certo catastrofismo, poi, come le autoprofezie, innesta banali meccanismi che generano certa diffusa sindrome cosiddetta di Monchausen, certa ipocondria generalizzata.

La medicina, nonostante certi bachi extrascientifici, è sempre avanguardia del progresso individuale e sociale: questo memo è anche messaggio solare insito nel volume di Cagli.

Roby Guerra





Post popolari in questo blog

AGAR, ISMAELE E MAOMETTO (E L'ISLAM)

Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...

-Heliopolis-Rivista- Delouze e Gattari...Petrongari

 a cura di Sandro Giovannini.Filosofia Estrema       Presentazione di UMBERTO PETRONGARI Il mio saggio (ancora inedito, e – forse provvisoriamente – intitolato Deleuze-Guattari, Sade-Masoch ), è soprattutto sull’ Anti-Edipo di Deleuze-Guattari , opera tale da contrapporsi alquanto nettamente alle posizioni di Masoch, e, soprattutto, a quelle di Sade: anche, quindi (e in particolare), a quelle che emergono dal suo breve scritto su ciò che deve intendersi per repubblicanesimo (scritto dedicato ad ogni francese dallo spirito illuministico-rivoluzionario, al fine di portarlo a pieno compimento).    Ma per quel che riguarda il masochismo, la sua interpretazione deleuziana, mi deriva dalla lettura di uno scritto (del 1967) che il filosofo francese dedica a Masoch. Ebbene, tale scritto, si occupa abbastanza approfonditamente anche del pensiero sadiano, anche allo scopo di chiarire le differenze tra l’uno e l’altro fenomeno (perlomeno a dire di Deleu...

Maria Marchese,Poesia,inedito,Dans Le Miroir -Francese

 VIDEO M Marchese     https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/maria-marchesepoesiaineditodans-le.ht ml   .. 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐛𝐢𝐬 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚! 𝐀𝐛𝐬𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭... 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐞 Maria Marchese 𝐥'𝐢𝐧𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐃𝐨𝐮𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐝𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐫𝐨𝐢𝐫 𝐒𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 Maria Marchese 𝐈𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐘𝐞𝐩𝐞𝐬 𝐉𝐚𝐦𝐚𝐢𝐬 𝐬𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐞́𝐬𝐢𝐞, 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐮𝐫, 𝐥'𝐚𝐫𝐭, 𝐥𝐞 𝐫𝐞̂𝐯𝐞, 𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐧𝐡𝐞𝐮𝐫 𝐞𝐭 𝐥'𝐢𝐧𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐮 𝐩𝐥𝐮𝐬 𝐛𝐞𝐚𝐮 𝐪𝐮𝐞 𝐩𝐫𝐞́𝐯𝐮! Infospaziodedicato zoomonart.blogspot.com    Continua la ricerca anche in lingua francese della Poetessa e  "esperta" in moda Maria Marchese, nota anche per il Libro, Le Scarpette Rosse,  per certa animazione e interviste articoli Video in riviste specializzate, bel mix t...