Ray Douglas Bradbury (Waukegan, 22 agosto 1920 – Los Angeles, 5 giugno 2012) è stato uno scrittore statunitense, innovatore del genere fantascientifico; nella sua carriera è stato anche sceneggiatore cinematografico.
Nato a Waukegan nell'Illinois e figlio di genitori svedesi che si trasferirono in California, a causa però della grande depressione il padre di Ray Bradbury, rimase senza lavoro, ma proprio per quel motivo qualcosa si accese in lui, e scoprendo la fantascienza cominciò a scrivere i suoi primi racconti che andavano dal poliziesco a quello che oggi si chiamerebbe noir.
Nel 1950 uscì la raccolta "cronache marziane" che ebbe un successo talmente alto da non perdere notorietà sebbene siano passati più di sessant'anni.
Fahrenheit 451 divenne un successo l'anno seguente e ne venne trasposta anche una versione cinematografica con la regia di François Truffaut.
Il romanzo così come il libro descrivevano un mondo utopico dove la lettura dei libri è bandita e punita con il rogo delle opere stesse ma anche delle persone che vogliono proteggere i loro libri preziosi.
Le persone che leggono vengono decretate come una specie di persone con squilibri mentali ed isteriche, mentre tutta la vita delle persone è governata dalle immagini sia nei giornali, dove non ci sono parole ma soltanto foto e disegni, e dalla televisione di stato che domina e scandisce per intero tutta la giornata della persona.
I gradi fahrenheit (451) sono quelli a cui brucia la carta con notevoli richiami agli anni bui del nazzismo.
Scriverà ancora per il cinema ma non abbandonerà mai la carriera dello scrittore che arricchirà di altri capolavori della fantascienza, ancora non eguagliati da nessuno.
Altri romanzi dell'autore:
- Cronache marziane (The Martian Chronicles, 1950) – Antologia
- Il gioco dei pianeti (The Illustrated Man, 1951) – Antologia (altro titolo: L'uomo illustrato)
- Fahrenheit 451 (Fahrenheit 451, 1953) (altro titolo: Gli anni della fenice)
- Le auree mele del sole (The Golden Apples of the Sun, 1953) – Antologia
- Paese d'ottobre (The October Country, 1955) – Antologia
- L'estate incantata (Dandelion Wine, 1957)
- La fine del principio (A Medicine for Melancholy, 1959) – Antologia
- Il popolo dell'autunno (Something Wicked This Way Comes, 1962), BUR, tr. Remo Alessi
- Le macchine della felicità (The Machineries of Joy, 1964) – Antologia
- Il corpo elettrico (I Sing the Body Electric!, 1969) – Antologia (altro titolo: Io canto il corpo elettrico!)
- L'albero di Halloween (The Halloween Tree, 1972)
- Il meraviglioso vestito color panna e altre commedie (The Wonderful Ice Cream Suit and Other Plays, 1972) – Antologia
- Molto dopo mezzanotte (Long After Midnight, 1975) – Antologia
- Fahrenheit 451 - Adattamento teatrale (Fahrenheit 451 - Stage Adaptation, 1979), Elliot Edizioni, tr. Monica Capuani e Daniele D'Angelo
- Dinosauri (Dinosaur Tales, 1983) – Antologia
- Morte a Venice (Death Is a Lonely Business, 1985) (altro titolo: La morte è un affare solitario), Rizzoli, tr. Giuseppe Lippi
- 34 Racconti, 1985 – Antologia (altro titolo: Il grande mondo laggiù)
- Omicidi di annata, 1986 – Antologia
- Lo Zen nell'arte della scrittura (Zen in the Art of Writing, 1986) – non-fiction
- Viaggiatore del tempo (The Toynbee Convector, 1988) – Antologia
- La follia è una bara di cristallo (A Graveyard for Lunatics, 1990) (altro titolo: Il cimitero dei folli), Rizzoli, tr. Andrea Terzi
- Verdi ombre, balena bianca (Green Shadow, White Whale, 1992)
- I fiori di Marte (Quicker than the Eye, 1996) – Antologia
- Ahmed e le macchine dell'oblio (Ahmed and the Oblivion Machines: A Fable, 1998)
- Ritornati dalla polvere (From the Dust Returned, 2001), Mondadori, tr. Giuseppe Lippi
- Constance contro tutti (Let's All Kill Constance, 2002), Mondadori, tr. Giuseppe Lippi
- Addio all'estate (Farewell Summer, 2006), Mondadori, tr. Giuseppe Lippi
In seguito ad un ictus nel 1999 e dalla perdita della moglie quattro anni dopo, la salute di Bradbury peggiorò enormemente, ma non si diede mai per vinto, arrivando a dettare per telefono i suoi scritti alla figlia Alexandra che li metteva poi su carta.
Sebbene avesse immaginato il futuro più di ogni altro, avvicinandosi talmente a quello che è il nostro presente tecnologico, da anticipare l'uso dei telefonini, il bluetooth, gli schermi televisivi a parete e tante altre cose; non ha mai voluto arrendersi alla tecnologia ritenendola una "trappola" mentale, qualcosa che ti rende schiavo e a cui non puoi più fare a meno.
Non prendette mai la patente, ritenendo l'uso dell'auto colpevole d'innumerevoli vittime più di ogni altra causa.
Assistette nel 2004 all'atterraggio della sonda su Marte, in un a diretta per pochi fortunati, e rimanendone affascinato al unto da affermare che era venuto il momento di mandarci delle persone in carne ed ossa e smetterla con le sonde, ritenendo infatti, la colonizzazione di un nuovo pianeta la risoluzione alla guerra, non essendo possibile per una nazione unica procedere a tutto ciò, l'alleanza con le potenze più grandi del pianeta, stabilirebbe una sorta di equilibrio che ci salverebbe da ulteriori guerre mondiali.
«i cinesi vogliono arrivare per primi, su Marte, e noi li rincorreremo così come sfidammo i russi per arrivare sulla Luna. A quel punto sarà un'idea saggia allearci con Pechino, e con la comunità internazionale: e andremo insieme su Marte. Marte è il futuro. È un antidoto alla guerra».
Morto a 91 anni Bradbury ci lascia delle frasi su cui bisognerebbe meditare:
«A volte bisogna buttarsi, e costruire le proprie ali mentre si cade: altrimenti nessuno, razionalmente, s'innamorerebbe mai!»
IL SOGNO DELLA CIVETTA
La civetta è stata riscontrata in alcune ipnosi regressive, come una chiave per mascherare traumi subiti da persone ritenute addotte da parte di esseri non terrestri.
Molte persone che solo attraverso l'ipnosi riescono a scavalcare il blocco mentale che gli è stato imposto, hanno ricordi discostanti dalla realtà, dove le entità aliene vengono letteralmente mascherate da animali notturni, come le civette o i gufi, anche perché le caratteristiche facciali si assomigliano: occhi grandi, testa grande, l'assenza di una bocca vera e propria.
Questo fa si che il cervello sia più ricettivo e più incline a credere al ricordo di copertura in modo da non far riaffiorare ciò che è veramente successo.
A volte le luci che possono essere viste dal soggetto se si tratta di una luce molto forte può essere mascherata con il ricordo di un incendio, una vampata di fuoco, o nel caso di luci rotanti o multicolori, ecco che può comparire l'immagine di un più rassicurante lampeggiante della polizia o di un'ambulanza.
Nel caso storico e forse l'unico decretato come autentico di caso di adduzione con blocco psicologico fu il caso di Barney e Betty Hill. Gli Hill vivevano a Portsmouth, nel New Hampshire.
Barney Hill era impiegato nel servizio postale americano mentre la moglie Betty era un'assistente sociale.
Attivi in una congregazione di tipo unitario, gli Hill erano anche membri della NAACP (National Association for the Advancement of Colored People, Associazione nazionale per l'avanzamento delle persone di colore) e dei leader locali.
Barney riuscì a ottenere un posto nella Commissione per i diritti civili degli Stati Uniti.
I due formavano una coppia molto discussa all'epoca: Barney era un afroamericano mentre Betty era bianca.
Secondo il loro racconto derivato da sedute di ipnosi regressiva (di cui sono disponibili pubblicamente le registrazioni su nastro), Barney e Betty Hill il 19 dicembre 1961, verso le 22, stavano attraversando le White Mountains e tornavano nel loro domicilio di Portsmouth, quando l'attenzione di entrambi si concentrò su un oggetto luminoso nel cielo che a loro ricordav un satellite.
Una volta ritornati a casa, si accorsero che erano trascorse troppe ore per aver percorso un tragitto così breve (fenomeno noto in ambito ufologico come "lacuna temporale" o in inglese "missing time"), ed in seguito accusarono emicrania, ustioni e altri lievi disturbi fisici; poco tempo dopo Betty Hill fu vittima di incubi paurosi.
Dopo essere stati sottoposti ad ipnosi regressiva, affiorarono i ricordi riguardanti il lasso di tempo "mancante": la luce avrebbe continuato a seguirli, al che Barney sarebbe sceso dall'auto, temendo che fosse un aereo in difficoltà e che potessero essere necessari soccorsi.
Dopo che la luce fu più vicina, l'uomo riuscì a distinguere un veicolo al centro di essa, con oblò e di chiara fattura tecnologica e manovrato da esseri intelligenti.
Rientrato in macchina e comunicato alla moglie di aver avuto l'impressione che il veicolo "cercasse di catturarlo", ripartirono con l'auto, senza tuttavia riuscire a distanziare l'astronave (nonostante l'auto fosse stata portata a velocità di marcia differenti).
Dopo alcune decine di minuti di inseguimento, l'auto si bloccò (anche se non è chiaro e non è stato detto nulla a proposito dagli Hill se ciò sia accaduto per effettivi guasti dovuti alle sollecitazioni subite dall'automobile durante l'inseguimento, o se fu effettivamente "bloccata" dall'oggetto che li inseguiva); al che dal veicolo discesero alcuni esseri che li invitarono a seguirli sull'astronave.
Dopo essere saliti a bordo, i due furono sottoposti a test fisici; in una successiva seduta di ipnosi regressiva, la signora Hill avrebbe disegnato una mappa stellare dove affermava che dimorassero gli esseri che li avevano rapiti, menzionando per la prima volta il sistema di zeta reticuli, divenuto da allora molto discusso e menzionato in ambito ufologico.
Dopo questi esami, i coniugi furono riportati vicino alla loro automobile, ed in seguito l'astronave si allontanò.
Nel racconto affiorano moltissimi punti che fanno ancora credere che questo racconto sia reale e non indotto dall'ipnotista, come si tende oggi a minimizzare e a spiegare questo tipo di regressione:
nessuno dei coniugi Hill aveva degli interessi nel campo dell'ufologia, che comunque in quel periodo non era di certo così divulgata come in tempi più recenti, quindi per poter "truccare" il racconto, avrebbero dovuto procurarsi libri non facili e rari da trovare per potersi documentare, cosa non facile.
La coppia già molto discussa visto la differenza del colore della pelle, non avrebbe mai potuto fare ricerche così "strane" per l'epoca senza destare sospetti o ulteriori pettegolezzi.
Non hanno guadagnato alcunché dalla loro vicenda e anzi hanno rischiato di perdere il posto e credibilità nella società per questi resoconti.
Non c'erano altri racconti completi o parziali di altre persone che dicevano di essere stati rapiti o esaminati, né esistevano allora film o documentari da cui avrebbero potuto prendere spunto per una farsa.
Né Barney né Betty Hill avevano la benché minima conoscenza tecnica o astronomica tale da poter disegnare, o riconoscere una costellazione come quella di Zeta Reticoli, a cui per sino gli scienziati non davano peso né divulgazione.
Pare quindi evidente che se c'è stato un caso, ce ne possano essere molti altri veritieri, mischiati come al solito in mezzo a tanti falsi.