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Ferrara: per gli studenti vs l'infame buon senso (*Majakowskij!)

Basta con la criminalizzazione del movimento studentesco

Il protagonismo studentesco di questi giorni, con scioperi e manifestazioni che coinvolgono diversi Istituti della città e della provincia contro le politiche di privatizzazione ed impoverimento della scuola pubblica portate avanti dal governo Monti e dalle forze politiche che lo sostengono in Parlamento, hanno messo in luce un aspetto preoccupante circa l’inasprimento della criminalizzazione nei confronti dei soggetti che, a vario titolo, rivendicano spazi di confronto e comunicazione all’interno degli istituti scolastici. Facciamo riferimento alle recenti denunce nei confronti di un ragazzo quindicenne che, con un gesto chiaramente simbolico, sabato 24/11, ha tentato di occupare l’Istituto Alberghiero di Ferrara. Lo stesso è accaduto nella giornata del 3/12 all’Istituto Carpeggiani dove gli studenti in assemblea straordinaria non autorizzata hanno dovuto poi mediare con gli agenti della DIGOS i loro intenti di evidente e pacifica autogestione.

USB ritiene sbagliato e inadeguato questo modo di affrontare,da parte di alcuni Presidi e del Provveditorato agli Studi, le problematiche poste dai ragazzi su un argomento che, fino a prova contraria, li riguarda direttamente,vista la nostra Carta Costituzionale agli articoli 33 e 34. Ma c’è qualcosa di ancora più grave che potrebbe succedere se si continua su questa strada;gli studenti cominciano a sentirsi un corpo estraneo in questa società, dove sono considerati alla stregua di una merce, senza che vi sia un minimo sforzo di ascoltarli nelle loro istanze più vere. Tra queste quella di immaginare un’Europa che non sia rappresentata dalle banche e dai loro falsi valori, ma dalla cultura, dalla ricerca, dalla tolleranza, dagli interventi educativi, dal confronto e dalla collaborazione;elementi che. chi si occupa di educazione a vario titolo, dovrebbe conoscere bene. Proprio per questo la proposta Pedagogica deve essere affrontata su questo terreno da parte di chi educa, senza coinvolgere in prima istanza le forze di Polizia,che finiscono con il funzionare da deterrente nei confronti di chi, pacificamente, rivendica spazi ed elementi per l’autogestione.

Come giudica la gente comune i tagli ai bilanci e il conseguente affidamento ai privati di parte del sistema educativo comunale?.Per non parlare delle recenti dichiarazioni del nostro Presidente del Consiglio sul servizio Sanitario Nazionale,le riforme del Diritto del Lavoro,del precariato, mentre si regalano miliardi alla speculazione finanziaria. Ecco,gli studenti in questi giorni ci stanno parlando di tutto questo,ci parlano di una società che va completamente rivoltata, dove le sacche di povertà ed emarginazione vanno sanate,dove la ricerca del massimo profitto a danno dei sistemi di welfare e dell’ambiente va interrotto prima che sia troppo tardi.... C

 

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