Giuseppe Vatinno "Il Nulla e il Tutto" recensione di Roby Guerra

Tra Piero Angela, Asimov, Sagan e tutta quella rivoluzionaria stirpe di Umanisti scientifici che da Bertrand Russell, Sigmund Freud, Albert Einstein, Julian Huxley ( ovviamente gli stessi più recenti Edgar Morin, Jacques Monod, Marvin Minsky, lo stesso Zichichi) che attraversano più o meno silenti come virus umani biofili, il Novecento già Duemila e generano il futuro.

 

  

Oppure gli stessi Hofstadter e Dennett: in Il Nulla e il Tutto, le meraviglie del possibile, Armando Editore (Roma, 2012) la sua opera più giustamente ambiziosa, il fisico e filosofo e giornalista e parlamentare transumanista (il primo in assoluto), Giuseppe Vatinno, romano, dedica ad esempio ampio spazio alla cosiddetta ghirlanda brillante di quest’ultimi, opera di alta stoffa filosofico-cibernetica, epistemologia del computer quasi, che mixando spregiudicamente, appunto, Intelligenza Artificiale, Matematica di secoli a venire appena aurorali (magari con Godel o Kantor o Evariste Galoise), Lewis Carroll e Alice nel Paese delle meraviglie, fu ed è ancora, orizzonte degli eventi per la scienza e la psicologia umana teorica e pragmatica contemporanea.

Orizzonte degli eventi superato, oltre certo sia Paleoumanesimo, sia certo Paleoscientismo, verso (di fantascienza anche … memoria) le nuove frontiere del possibile.

Vatinno, al passo anche con certa sua rotta estrema, già definita postumana, all’ultima futurologia dedicato il suo precedente e programmatico, Il Transumanesimo, una nuova filosofia per l’uomo del XXI secolo, sempre Armando editore, con questo nuovo volume esplorazione globale, scorrevole e ammaliante, nonostante vertici assai complesse, sfiora certamente l’anno 3000… ma proiettando certo divenire scientifico, filosofico, epistemico, sociale creativamente presentista, già – relativamente parlando- verità scientifiche consolidate.

Non solo matematiche post Godel o fisiche post Bohr, naturalmente e artificialmente ben discussi e presentati come altre sonde sinaptiche umane che hanno cambiato non solo la storia della scienza ma pure quella delle stelle, in certo senso. Non solo proiezioni futuribili clamorose come i Viaggi nel Tempo e Multiversi, Universi Paralleli, virtualmente possibili, oggi la scienza lo sa e lo ama…, che sfociano in una nuova Iper-Scienza all’orizzonte.

Super-Scienza o Teoria del Tutto cosiddetta che nasce dal Caos ma che, vuoi per miracolo – (nel senso religioso-cosmico alla Einstein) vuoi per la peculiarità umana, pare quasi una danza “termodinamica”, non ultimo, in tali nuove scoperte se non probabili certamente possibili, certa meravigliosa, paradossale, sconcertante renaissance della X umana, non solo materia grigia meramente casuale e invisibile nell’evoluzione dell’universo, ma anche materia azzurra senziente in qualche modo interfacciata… nel Tutto!

Più o meno i cosiddetti principi antropico e estropici, implicito poi in tutta la rivoluzione postumana o transumanista (da Aubrey de Grey e Max More, da Ray Kurzweil all’altro leader italiano Riccardo Campa, tra molti altri) quasi una sfida alle stelle dell’ unità umana a base carbonio, prossimamente a base silicio o altro, vs certa entropia apparentemente invincibile.

Da cui, alcune delle ipotesi e delle ricerche più perturbanti e innamoranti, tacite e-o esplicite analizzate oe-o bisbigliate da Vatinno. L’immortalità possibile prossimo ventura relativa, via supernanofarmaci o trasmutazioni supercibernetiche, dai… Quanti virtualmente tali.

Oppure il Grande Gioco dopo il Big Bang… è quasi uno specchio incantato, come un Diamante in accelerazione antigravitazionale… Noi siamo già umani robot, da sempre, dentro Matrix, un super programma elettronico, come Abatantuono in Nirvana di Salvatores, qua sulla scia, Vatinno, proprio di uno dei leaders transumanisti, Nick Bostrom che ha lanciato, tra il serio e il faceto tale ipotesi... CONTINUA

*ECCOLANOTIZIAQUOTIDIANA... Roma..

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RobyGuerra