Cento. Apre a Cento la sede dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi–Telematica e l’assessore Daniele Biancardi spiega i motivi che hanno portato il comune di Cento a interessarsi di questo ateneo. “Il Comune di Cento – spiega Biancardi – è da sempre attivo nella realizzazione di iniziative che siano di particolare interesse culturale e sociale. Quando abbiamo riscontrato l’interesse di questa Università a essere presente anche in Emilia Romagna con una sede Interregionale, non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione, poiché avere Cento come sede universitaria rappresenta un’occasione importante non solo come strumento di crescita culturale, ma anche come effettivo sviluppo del potenziale di questo territorio”.
Che tipo di Università è la Marconi?
“È un’università Telematica che unisce metodologie di formazione “a distanza” (materiale a stampa, dispense, Cd Rom, piattaforma e-learning) con le attività di formazione frontale. L’Ateneo, pubblico non statale, è riconosciuto dal MIUR con D.M. 1 marzo 2004 ed è iscritto all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca a cui partecipa con le sue strutture, centri e laboratori di ricerca”.
Il Miur ha riconosciuto anche altre 10 Università telematiche. Come mai è stata scelta proprio la Marconi?
“È stata scelta la Marconi per diverse ragioni: innanzitutto perché è stata la prima Open University ad avere ottenuto il riconoscimento dal MIUR con D.M. 1 marzo 2004, poi per l’ampia offerta formativa, completa ed articolata che non caratterizza gli altri Atenei. Un’altra ragione sono i suoi 20.000 iscritti, altissima percentuale rispetto al numero di iscritti degli altri Atenei. Inoltre, rispetto al numero complessivo dei laureati online in Italia, pensi che solo la Marconi ne ha prodotti circa la metà, ormai 1500. Numeri a parte, la Marconi possiede una struttura ed un’organizzazione solida che le ha permesso non solo di rimanere la prima in tutti questi anni, ma anche di continuare nella sua crescita, attivando di anno in anno nuovi corsi di laurea e nuovi percorsi formativi Post Lauream”.
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