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Marco Cremonini Il Giornale vs lo scrittore Cesare Battisti e Lula...ma

Ma Battisti libero è un rospo che non si può ingoiare

..................Parliamogli dunque a muso duro, al Calamaro, facciamogli capire che per compiacere le Carle Bruni e gli Adriani Sofri, le damine e i cicisbei della più imbecille intellighenzia radical chic, l’ha fatta assai fuori dal vaso umiliando gli italiani. Diciamogli chiaro e tondo che si deve reingoiare quella scellerata scelta «umanitaria», che grida vendetta al cospetto del buon senso comune e della civile convivenza fra i popoli. Cesare Battisti non è una vittima. Le vittime hanno altri nomi. Le vittime si chiamano Antonio Santoro, maresciallo di polizia penitenziaria; Lino Sabbadin, commerciante; Pier Luigi Torreggiani, commerciante; Andrea Campagna, agente di pubblica sicurezza. Cesare Battisti è un assassino e come tale deve essere tradotto in manette in un carcere italiano. Per scontare la pena alla quale la giustizia l’ha condannato, l’ergastolo. E non c’è Lula che tenga. ...
articolo completo IL GIORNALE
 

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*Marco Cremonini-Neuchatel Svizzera/AsinoRosso  Comprensibile il commento durissimo de Il Giornale sull'affaire Battisti, l'ex terrorista... Legittimo in senso generale per i gravi crimini attribuiti (per via legale e con sentenze in contumacia) al Battisti stesso (che tuttavia contesta le accuse e le sentenze). Sacrosanto per le vittime e per gli eredi. Ma certo profumo di giustizialismo astratto alla Di Pietro/Saint Just... evidentemente in Italia è entrato ormai nel carattere nazionale.... La maggior parte dei terroristi sono già liberi (pentiti o meno....) e magari pontificano. Sofri stesso - pur ingabbiato- come noto da sempre fa l'intellettuale ospite delle principali testate quotidiane italiane o periodici. Per la giustizia italiana è colpevole, per l'intellighenzia di sinistra e per la casta dei giornalisti no.... Esiste un... Ma nell'affaire Cesare Battisti non da esorcizzare. Dopo la fase terroristica (dando per scontato che sia il colpevole reale), Cesare Battisti è diventato uno scrittore in Francia (dove ha vissuto fino a pochi anni fa) noto ed apprezzato (E non di politica o nostalgie estremiste, uno scrittore noir), edito se non andiamo errati persino dalla Gallimard. E con consensi intellettuali, poi, sulla vicenda in questione, di molti scrittori  celebri francesi, della stessa Carla Bruni.  (Un libro fiction anche con Lucarelli- e altri-Naples).In Occidente, virtualmente, si suppone il carcere non come galere medievali (con la chiave buttata via), ma quale luogo di espiazione e magari ritorno alla normalità, nella comunità civile. Verissimo che Battisti finora non ha fatto un'ora di carcere, va da sè che proprio l'esperienza di successo letteraria è una non frequente prova di cambiamento concreto e di reinserimento nella società civile. Cesare Battisti da un pezzo non è più un terrorista ma uno scrittore.

L'ergastolo a Battisti.. quando in Italia, appunto altri terroristi sono liberi e belli (si pensi anche soltanto alla Baraldini), o certi soggetti massacrano la famiglia e poi sono liberi ed ereditano i beni delle vittime? L'Italia cerchi altre soluzioni senza interferire con le libere scelte di Lula, un presidente brasiliano sorprendente e non Pinco Pallino.  Magari si riaprano i processi- come da tempo domanda Battisti- per verificare comunque l'esattezza delle sentenze. In ogni caso, si costringa lo scrittore ex terrorista ad un risarcimento concreto molto pragmatico a favore degli eredi delle vittime. L'affaire Battisti, ovvio, è particolare, una rara singolarità nell'astrazione della giustizia. Scrittori e Artisti domandano, quando socialmente riconosciuti tali, visioni dinamiche ed eccezionali, eventualmente, della giustizia stessa, non facili (anche se drammatici  e comprensibili)  copioni alla Saint-Just che profumano anche di capri espiatori per una stagione italiana-quella degli anni di piombo- non ancora metabolizzata dalla attardata società italiana.
 

Cesare Battisti wikipedia

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