Antonio Saccoccio L'avanguardia futurista

gruppo63.jpgPerchè dobbiamo abbandonare lo sperimentalismo e abbracciare l'avanguardia

 

Quando penso alla dicotomia tra sperimentalismo e avanguardia mi viene in mente sempre il Gruppo 63, probabilmente perchè è il loro lavoro quello che più difficilmente si lascia ingabbiare nell'una o nell'altra categoria. Anche se siamo abituati a considerare il gruppo come una neoavanguardia, in realtà molte delle sue caratteristiche rientrano pienamente nello sperimentalismo. E quando ripenso al Gruppo 63 penso anche al situazionismo, che fu in quegli stessi tempi un'avanguardia nel pieno senso del termine. Le condizioni per una nuova avanguardia in quegli anni c'erano (l'esplodere della società di massa, lo società dello spettacolo e della televisione), ma il Gruppo 63 mancò in parte quel bersaglio che invece i situazionisti centrarono con grande precisione.
L'avanguardia si riconosce facilmente per alcune precise caratteristiche che possono essere ridotte a quattro: la comprensione (in anticipo rispetto al resto degli individui) che la realtà è sconvolta da nuove tecnologie che ne trasformano la sensibilità, l'attacco deciso alla tradizione e al sistema, la maggiore importanza data alla poetica (i manifesti o altri testi teorici) rispetto alle singole opere, l'agonismo.
L'apertura di questo blog e quindi l'inizio dell'avventura net.futurista è legata ad una triplice presa di coscienza. Da una parte mi ero reso conto della mancanza di senso dello sperimentalismo che conducevo nel campo della musica elettronica. Anche se fossi arrivato alle conquiste più incredibili in quel particolare settore, non ne avrei tratto soddisfazioni particolari, la mia vita sarebbe stata vuota, non avrebbe avuto il senso che cercavo. E quindi decisi di mettere da parte quella strada. Più o meno contemporaneamente era nata in me l'esigenza di ribellarsi globalmente al sistema che vedevo attorno a me, dominato dall'interesse, dalla mercificazione dei rapporti umani, dalla viltà, dall'opportunismo, dalla falsità, dalla meschinità, dalle formalità e dalle gerarchie più violente e prive di necessità. Ero diventato sempre più insofferente a tutto questo, non riuscivo più a tenermi dentro nulla, avevo deciso che nella mia vita non avrei sopportato più in silenzio ciò che non mi piaceva. Per ultimo avevo intuito che era in quel momento disponibile un mezzo per azzardare l'avanguardia: internet, la rete globale....
continua LIBERI DALLA FORMA/NETFUTURISMO