Franco Battaglia. La Svizzera postatomica. L'Italia ... fa l'elioterapia!

 


Notizia fresca di giornata: gli svizzeri progettano due nuove centrali nucleari. Ne hanno già cinque ma, lungimiranti come sono, ne vogliono una ogni milione di abitanti, per garantirsi maggiore sicurezza di approvvigionamento energetico. Che è il vero problema del prossimo futuro.
E da noi che si fa? In politica energetica questo governo sta facendo bene, ma non è facile: bisogna recuperare un quarto di secolo di letargo, durante il quale non solo si è dormito, ma si è permesso anche che popolo ed opinione pubblica cadessero nello stato ipnotico indotto dall'illusionismo ambientalista del popolo della sinistra.
Il quale a cadenza fissa non fa mancare proposte fantasiose e bizzarre, spesso condensate in uno slogan, molto sexy e non meno bizzarro. Non so se rammentate, ma otto anni fa erano tutti eccitati per l'idrogeno, col Corsera che andò addirittura in orgasmo titolando in prima pagina: «Energia dall'acqua!». Né potete aver dimenticato quando Prodi sentenziò che «la prima fonte d'energia è il risparmio». Già: come la dieta è la prima fonte di nutrimento. Per altri ancora, il massimo della goduria si raggiunge quando «si coniuga (sic) - risparmio con efficienza», con ciò manifestando piacere nel coltivare anche stravaganze lessicali. L'efficienza energetica è un'ottima cosa, ma inevitabilmente comporta aumenti dei consumi d'energia, cioè aggrava il problema della necessità di approvvigionarsi d'energia.
La bomba sexy di questi tempi pare sia la parola mix. L'idea fissa è questa: ogni tecnologia disponibile deve contribuire alla produzione elettrica. La parola suona anche democratica e ciò forse spiega com'è che, ancorché piccola e innocente, o forse proprio per questo, vadano tutti matti per essa. Siccome penso che sia cruciale raffreddare gli animi, mi appresto a farlo, anche se qualcuno dovesse rimanerne deluso.
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C- IL GIORNALE