GUMWRITERS Lo sfruttamento dei paperi scriventi

dicembre 30th, 2010

Miei cari amici, oggi voglio raccontarvi una favola. Strano, eh? Già, perché le favole che preferisco sono quelle dove il lupo cattivo mangia nonnina e Cappuccetto, e col cacciatore ci si pulisce i denti. In effetti, a ben guardare, la favola che voglio narrarvi un po’ assomiglia a questo obbrobrio: la parte del lupo la faccio io. Questo non è affatto strano, mi direte, di certo l’età non mi permette di passare per nonnina, sono troppo antipatica per fare Cappuccetto Rosso e un killer troppo spietato per ridurmi a “cacciatore di lupi”.

Orsù, andiamo avanti con ‘sta benedetta favola! Essendo una favolaccia, è priva di morale. Anzi, non ha la morale, ma gode di un morale: sotto le scarpe, perché anche le favole nel loro piccolo si incazzano.

A settembre scorso, nel paese dei balocchi di “faccia il libro che io mi faccio un caffè”, Eppi Papera e Meri Papera vengono contattate dal Ministero delle Arti e della Cultura del piccolo paese di Little Paperinia. Naturalmente Eppi Papera sono io, lascio alla vostra fantasia di lettori stabilire chi sia Meri Papera.

“Mie care papere” ci scrivono dal Ministero, ” vi leggiamo online e vi troviamo interessanti, verreste alla nostra manifestazione – seria, c’è persino il paper-criminologo! – chiamata Papere e Delitti?”, ci penso sopra e poi decido che mi va, cantava in “Che papera!” il mio tanto amato Buscaglione. Ok, andiamoci e proponiamo qualcosa di interessante, roba che a prepararla ci vogliono mesi (video e studi sui più comuni paper-delitti, ricerca di materiale ovunque ce ne sia, una preziosa rassegna di crimini paperiani!), tanto il Ministero è faccenda pubblica, vedrai che si metteranno una mano al cuoricino: nessuno lavora gratis, nemmeno le papere stupide…

Incartiamo per bene il nostro progetto, con tanto di esempi paperabili, un papiro papero che solo Dio sa quante ore chi abbiamo perso solo per idearlo… e ancora mancava la parte pratica! Ovviamente la cosa ha un prezzo: 500 paper-euri da spartirsi in due, comprese le spese di spostamento. Little Paperinia dista da me un centinaio di chilometri, se decido di tornare a casa me ne faccio altrettanti. A Meri Papera va un po’ meglio, ma pure lei non ci può andare a piedi. Calcoliamo che la messa in opera del progetto ci prenderà almeno un mese e mezzo, insomma: ci pare d’essere state papere oneste....

C- GUMWRITERS