AA.VV. La Grande Guerra Futurista. World War I 15-18. centenario. Italo Balbo trasvolatore (La Carmelina edizioni, ebook, 2014, Ferrara-Roma) con LUCA SINISCALCO
La Grande Guerra 15-18, è in primo piano per il centenario: si susseguono convegni, programmi televisivi, pubblicazioni. In Italia tali celebrazioni o ricordi si caratterizzano per il significato particolare del primo conflitto mondiale che vide l'avanguardia futurista in primo piano . Il libro digitale ebook in questione. a cura di Roberto Guerra e con prefazioni di Graziano Cecchini, Vitaldo Conte, Sandro Giovannini, Paolo Meladri, Antonio Saccoccio (tutti postfuturisti contemporanei) connette la Grande Guerra in una gamma assai ampia con la stessa fondamentale stagione futurista e con l'esito postumo del conflitto (ovvero l'era fascista) focalizzato sull'emblematica figura di Italo Balbo, eroe trasvolatore e uomo di regime. Circa 30 noti autori, scrittori, artisti e sociologi intervengono con apprezzabile spirito trasversale e anti-ideologico: Tra essi Luca Siniscalco, giovane postfilosofo e redattore ..LUUK MAGAZINE Di seguito estratti chip... in merito dai suoi interventi: .....
" Non sono uno storico, dunque non mi permetto di formulare giudizi in merito alle complesse dinamiche che hanno determinato lo scoppio della Grande Guerra. Proprio in una prospettiva meta-storica posso però asserire che il conflitto era inevitabile, non tanto nella sua precipua manifestazione bellica, quanto nella sua incarnazione epifanica di uno spartiacque liminale – vera e propria Grenze – fra epoche: la natura eccezionale dell'Ereignis mondiale si è profilata in una fase di reale apertura alla de-cisione, nel suo intrinseco senso etimologico di taglio culminante di un nodo fondamentale. Dal nodo ne sono sorti tuttavia numerosi altri, come per partenogenesi, inaugurando una stagione che con il crollo degli Imperi centrali ha esperito una nuova modernità: tramonto dell'Occidente, regno della quantità, mobilitazione totale ed età del ferro sono figure del pensiero e della scrittura avvertite come sempre più radicate nel reale, entro e insieme al di qua del piano simbolico. Tanti problemi teorici – tema della tecnica, ruolo politico delle masse, desacralizzazione del mondo, rottura dello ius publicum europeo, significato dei concetti di nazione e imperialismo – ed esistenziali – spleen, nausea (Eckel), alienazione, nichilismo – che si sono perpetuati nel passaggio fra modernità e postmodernità sono sorti e, soprattutto, sono stati globalmente alimentati durante il primo conflitto mondiale. D'altra parte, recita il Qoelet: "Per ogni cosa c'è il suo momento (…), un tempo per la guerra e un tempo per la pace". La Grande Guerra ha distrutto l'Europa, eppure ha edificato, come ogni tappa storica essenziale, le fondamenta della nostra contemporanea modalità di abitare il mondo. É stata una pietra di paragone per individuare le potenze crescenti e quelle declinanti. Occorre guardare ad essa con rispetto per le sofferenze patite dai suoi partecipanti, come si può dolorosamente apprendere dall'opera di Erich Maria Remarque e di Emilio Lussu, o dalle incisive tele di Otto Dix e George Grosz, e con sguardo affascinato dall'eroismo dell'acciaio e della potenza di cui Gabriele D'Annunzio e ancor meglio Ernst Jünger furono cantori. Amor fati sia il nostro unico giudizio."......
i Gli altri autori: Lorenzo Barbieri Luca Calselli, Pierluigi Casalino, Gianluca D'Aquino, Daco, Zairo Ferrante, Alberto Ferretti, Antonio Fiore Ufagrà ,Paolo Giardini Stefano Guglielmini Giuseppe Manias, Vanessa Pignalosa, Maria Antonietta Pinna, Riccardo Roversi, Gennaro Russo, Fabio Scorza, Luigi Sgroi, Marco Tani, Stefano Vaj, Giuseppe Vatinno, Filippo Venturini.