1941. IL GIAPPONE VERSO LA GUERRA

Dal 1908 i piani operativi dell'esercito nipponico furono costantemente diretti contro la Russia ovvero contro l'Unione Sovietica. Inoltre, dal 1922 ci furono progetti diretti contro la Cina sotto forma di "campagne locali - la guerra contro la Cina sviluppatasi "in grande stile" dal 1937, non era sta"ta "prevista" da alcun piano operativo di base della marina giapponese-, dagli anni Trenta anche studi ("di portata minima") per un'avanzata verso le Filippine e, dal 1939, contro Singapore. Questi ultimi si inserirono nel piano operativo di base della marina del Sol Levante, che esisteva dagli anni Venti in caso di conflitto con gli USA e la Gran Bretagna e che si basava sul mantenimento di una strategia difensiva con l'obiettivo di "impegnare un aggressore nel Pacifico occidentale in una battaglia navale decisiva". Nell'estate del 1940, rientrò completamente il progetto contro la Russia sovietica. Fu proposta ora, per la prima volta, da esercito e marina congiuntamente, una "bozza di studio o memorandum per un piano generale per il sud", che divenne una base per il lavoro iniziato soltanto nella primavera del 1941 sul piano di guerra dettagliato. Il concetto fondamentale è contenuto nel passo seguente:"Con il divieto americano alle esportazioni, i rifornimenti giapponesi di carburante sono venuti a trovarsi in gravi difficoltà. Se non avvengono mutamenti, il Giappone verrà soggiogato dall'America e dall'Inghilterra, senza nemmeno aver impegnato le armi. Il Giappone deve quindi favorire con ogni mezzo disponibile di politica estera, ma soprattutto attraverso trattative con le Indie Olandesi (oggi Indonesia), l'importazione di petrolio. Nel caso che non si ottenga alcun risultato, si deve esaminare la possibilità di raggiungere questo obiettivo ricorrendo all'uso delle armi". Il passo citato dimostra però di essere stato formulato in maniera definitiva solo dopo la prima misura d'embargo americana.
Casalino Pierluigi, 22.12.2014