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Conoscere in tempo reale la gravita’ dei danni subiti dagli edifici di una citta’ a causa di un terremoto e potere proporre cosi’ il tragitto piu’ efficace per i mezzi d’emergenza alla luce della situazione di strade e ponti. Sara’ possibile grazie a NetKubed, iniziativa sviluppata al dipartimento di Ingegneria civile ambientale e meccanica (Dicam) dell’Universita’ di Trento nell’area di ricerca dedicata all’innovazione delle infrastrutture. Il progetto si occupa di sviluppare nuovi sensori e sistemi per il monitoraggio di opere civili, quali edifici, ponti, strutture storiche, impianti industriali, e per la gestione delle infrastrutture. Nella sua forma piu’ completa, il software unisce all’interno di unica soluzione sensori, sistemi di monitoraggio e algoritmi per aiutare a gestire l’utilizzo delle risorse economiche. Terminata la fase preliminare, la societa’, denominata I-Kubed, si e’ costituita recentemente come start up accademico. Uno degli aspetti piu’ innovativi di questo nuovo sistema, a quanto sottolinea l’ateneo in una nota, e’ la capacita’ di gestire opere che appartengono a diversi proprietari, integrando dati provenienti da sistemi di monitoraggio diversi in un unico database. I destinatari a cui I-Kubed si rivolge sono sia i proprietari di singole strutture si quelli di grandi patrimoni di opere. Le imprese di costruzioni potranno inoltre semplificare il controllo della qualita’ durante la costruzione e nell’intero ciclo di vita dell’opera stessa, mentre le assicurazioni potranno ottimizzare i premi e semplificare le procedure di rimborso. Nei prossimi mesi, NetKubed sara’ installato su alcune strutture pubbliche, avvalendosi anche del supporto di imprese private e consulenti esterni.
Conoscere in tempo reale la gravita’ dei danni subiti dagli edifici di una citta’ a causa di un terremoto e potere proporre cosi’ il tragitto piu’ efficace per i mezzi d’emergenza alla luce della situazione di strade e ponti. Sara’ possibile grazie a NetKubed, iniziativa sviluppata al dipartimento di Ingegneria civile ambientale e meccanica (Dicam) dell’Universita’ di Trento nell’area di ricerca dedicata all’innovazione delle infrastrutture. Il progetto si occupa di sviluppare nuovi sensori e sistemi per il monitoraggio di opere civili, quali edifici, ponti, strutture storiche, impianti industriali, e per la gestione delle infrastrutture. Nella sua forma piu’ completa, il software unisce all’interno di unica soluzione sensori, sistemi di monitoraggio e algoritmi per aiutare a gestire l’utilizzo delle risorse economiche. Terminata la fase preliminare, la societa’, denominata I-Kubed, si e’ costituita recentemente come start up accademico. Uno degli aspetti piu’ innovativi di questo nuovo sistema, a quanto sottolinea l’ateneo in una nota, e’ la capacita’ di gestire opere che appartengono a diversi proprietari, integrando dati provenienti da sistemi di monitoraggio diversi in un unico database. I destinatari a cui I-Kubed si rivolge sono sia i proprietari di singole strutture si quelli di grandi patrimoni di opere. Le imprese di costruzioni potranno inoltre semplificare il controllo della qualita’ durante la costruzione e nell’intero ciclo di vita dell’opera stessa, mentre le assicurazioni potranno ottimizzare i premi e semplificare le procedure di rimborso. Nei prossimi mesi, NetKubed sara’ installato su alcune strutture pubbliche, avvalendosi anche del supporto di imprese private e consulenti esterni.