Ferrara, il romanzo gaio infelice di Roberto Pazzi

EDITORIALE 04 di Asino Rosso: Cercando il volo (perduto?) dell'Imperatore

" La Trasparenza del buio" è l'ultimo romanzo di Roberto Pazzi (Bompiani editore), l'autore letterato più noto a Ferrara (e come ferrarese almeno di adozione in Italia), fin dal boom de Cercando l'Imperatore degli anni ormai 80/90.  Libro per la cronaca oggi in presentazione a Ferrara, per la rassegna Autori a Corte, Giardino delle Duchesse.
Pazzi, tradotto in decine di nazioni, fu presentato e tutt'oggi accreditato come quasi un nuovo Italo Calvino, certo " Fantastico", certa inedita fantascienza esistenziale e sociale visionaria persino.  Critica letteraria certamente attinente per almeno diverse sue opere. 
Va da sé: sarebbe esegetico e rozzo esorcizzare di tanto in tanto lavori non all'altezza dei suoi 4 0 5 capolavori. In mezzo romanzi spesso affrettati, anche per certo circuito editoriale, ma forse troppi. Recentemente paragonato anche a Giorgio Bassani, ma sempre più certa glossatura appare autoreferente, localistica e - fuori Ferrara-  cifra di certa casta della Parola ben nota che da decenni esita arroccata su visioni letterarie e paeloumanistiche sorpassate.
Non tanto Pazzi, aperto anche al mito del futuro, invero, tuttavia poi ci finisce dentro, per così dire, con opere infelici come - appunto - secondo noi La Trasparenza del Buio, tematicamente sovversive, ma poi, per certo stile troppo radical chic e ostentato, naturalmente poco persuasivo.  Come certa casta, Pazzi rivela certi limiti, altro che Calvino o Bassani, figurarsi Oscar Wilde: esprime certa Parola italiana manieristica e innocua, socialmente e culturalmente anonima, priva di qualsivoglia penna dinamite.
Ci appare flagrante in questo libro: su un tema oggi dirompente, quello della diversità sessuale, certa grande penna archetipale di uno stesso Wilde, che proclamava certa vita-arte come rivoluzione della differenza e continuo schiaffo al mediocre buon senso, diventa un pennarello, certamente brillante ma artigianale, magari una sublime penna stilografica, ma alla fine, tutti vissero felici e contenti. L'editore per un libro sicuramente di successo, Pazzi per il suo sempre luminoso specchio letterario. i suoi lettori ferraresi soprattutto che poi finito il libro, vanno a votare a Ferrara  Tiziano Tagliani. brindano alla nuova stagione della lirica e alla nuova grande mostra, sordi al 2014 che vola velocissimo nel mondo e riflette altra isola felice  volante  estense nello specifico,  altra letteratura infelice e sterile dominante  e così via... Quasi come la Luna perduta nello spazio, fuori dall'orbita terrestre  in Spazio 1999....

Benito Guerrazzi