Il burosauro senatore Grasso mina il futuro italiano
CORSERA
Un'ora e mezza , dopo sei sedute, per votare tre emendamenti (su 8000): inizia più che a rilento la votazione sul ddl Riforme al Senato, con un presidente, Pietro Grasso, sempre più snervato per l'ostruzionismo e gli ostacoli procedurali, al punto da parlare al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, delle «gravi difficoltà rappresentate da un ostruzionismo esasperato». Un allarme subito raccolto dal presidente della Repubblica, che ha «insistito sul grave danno che recherebbe al prestigio e alla credibilità dell'istituzione parlamentare il prodursi di una paralisi decisionale su un processo di riforma essenziale». Ma il capogruppo del Pd, Luigi Zanda, è sempre più spinoso nei confronti della seconda carica dello Stato: «Grasso aveva fatto cenno ai poteri di coordinamento della presidenza (sui tempi). Oppure dobbiamo procedere a questi ritmi? Francamente mi sembra ci stia indicando molto sul nostro futuro...».
Lo scrutinio segreto
«Ho registrato un numero di richieste di voto segreto che non ha precedenti nella storia parlamentare, 920», rileva Grasso in apertura di lavori, comunicando nell'Aula del Senato le decisioni della presidenza sulle richieste di voto segreto sul Ddl con le riforme istituzionali.«La presidenza ritiene di ammettere alla votazione a scrutinio segreto i soli emendamenti che riguardano le funzioni delle Camere, articoli 1 e 18 del provvedimento in esame e non il procedimento legislativo, art. 10 del provvedimento».Ammessi al voto segreto anche gli emendamenti riguardanti le minoranze linguistiche. Una decisione non facile, che infatti causa più di qualche malumore.
Il canguro contro lo stallo
Il ministro delle Riforme Boschi e Sacconi (Ansa)
Stefano Lepri, vicepresidente del gruppo del Pd, parla di «scelta incomprensibile di Grasso». Sdegnato il capogruppo di Ncd, Maurizio Sacconi: «Mi ha stupito la sua decisione, non lo nascondo. Mi auguro che lei vorrà valutare la strumentalità prima di esaminare le richieste di voto segreto». «Irritazione» del capogruppo del Pd Zanda:«Molti di questi emendamenti, direi la maggior parte - ha detto Zanda - citano all'inizio strumentalmente le minoranze linguistiche, ma poi trattano altro. Credo che nella valutazione sulla concessione del voto segreto debba essere considerato il tema prevalente dell'emendamento». Grasso replica spiegando che si ricorrerà «al voto per parti separate». Per cui le parti degli emendamenti che riguardano le minoranze linguistiche saranno oggetto di voto segreto, mentre le parti che riguardano altri temi delle riforme avranno uno scrutinio palese. Detto ciò, Grasso precisa che il voto segreto «non preclude» il ricorso al cosiddetto «canguro», ovvero lo strumento che rende possibile «la votazione delle parti comuni degli emendamenti con conseguente effetto preclusivo sugli emendamenti successivi in caso di reiezione». In parole povere, se gli emendamenti alla fine contengono degli elementi in comune, questi elementi verranno votati una sola volta, e non tutte le volte che si presentano. Ma per Pierferdinando Casini non c'è storia: quanto sta avvenendo in Aula «è la dimostrazione più palese dell'incapacità di questa istituzione di riformare se stessa». Eppure c'è chi plaude alla scelta del presidente del Senato: Augusto Minzolini (Fi) parla di decisione «coraggiosa». E il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli (Lega) gli attribuisce «coraggio e onestà intellettuale», anche alla luce di quelle che sono state le reazioni di alcuni esponenti della maggioranza.
Il primo (faticoso) voto
Felice Casson (Ansa)
Così, dopo lo stallo registrato negli ultimi giorni, e dopo l'ennesimo tentativo di ostruzionismo dei Cinque Stelle, finalmente l'Aula si esprime: votati e respinti solo tre emendamenti - sulla possibilità di abolire le circoscrizioni degli italiani eletti all'estero - prima di concludere i lavori, poco prima delle 19 di mercoledì, per la seduta comune del Parlamento per votare i componenti di Consulta e Csm. La seduta riprenderà domani, giovedì, alle 9.30, con la speranza che ci sia un freno all'ostruzionismo che rallenta di molto i lavori: molti senatori M5S sono intervenuti in dissenso per prendere tempo. A Felice Casson (Pd), che si lamentava per la decisione di Grasso di concedere solo un minuto di tempo ai senatori che parlano in dissenso dal proprio gruppo, il presidente del Senato ha replicato: «Spetta al presidente l'armonizzazione dei tempi quando non c'è il contingentamento».
L'ottimismo di Renzi
Ma lo stillicidio parlamentare non sembra per ora spaventare il presidente del Consiglio: «Vorrei garantirvi che qui non molla nessuno. Non ci sarà nessun ostacolo in grado di fermarci», ha detto Renzi intervenendo all'inaugurazione della A35 Brebemi a Fara Olivana (Bergamo). «Potranno farci ritardare, potranno farci qualche scherzetto ma alla fine di questo percorso l'Italia sarà messa nella situazione di tornare a correre. Noi senza paura andiamo avanti», ha detto Renzi, che ha paragonato le riforme costituzionali al «pin per accendere il telefonino e iniziare a fare le chiamate».
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...
a cura di Sandro Giovannini.Filosofia Estrema Presentazione di UMBERTO PETRONGARI Il mio saggio (ancora inedito, e – forse provvisoriamente – intitolato Deleuze-Guattari, Sade-Masoch ), è soprattutto sull’ Anti-Edipo di Deleuze-Guattari , opera tale da contrapporsi alquanto nettamente alle posizioni di Masoch, e, soprattutto, a quelle di Sade: anche, quindi (e in particolare), a quelle che emergono dal suo breve scritto su ciò che deve intendersi per repubblicanesimo (scritto dedicato ad ogni francese dallo spirito illuministico-rivoluzionario, al fine di portarlo a pieno compimento). Ma per quel che riguarda il masochismo, la sua interpretazione deleuziana, mi deriva dalla lettura di uno scritto (del 1967) che il filosofo francese dedica a Masoch. Ebbene, tale scritto, si occupa abbastanza approfonditamente anche del pensiero sadiano, anche allo scopo di chiarire le differenze tra l’uno e l’altro fenomeno (perlomeno a dire di Deleu...
VIDEO M Marchese https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/maria-marchesepoesiaineditodans-le.ht ml .. 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐛𝐢𝐬 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚! 𝐀𝐛𝐬𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭... 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐞 Maria Marchese 𝐥'𝐢𝐧𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐃𝐨𝐮𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐝𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐫𝐨𝐢𝐫 𝐒𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 Maria Marchese 𝐈𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐘𝐞𝐩𝐞𝐬 𝐉𝐚𝐦𝐚𝐢𝐬 𝐬𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐞́𝐬𝐢𝐞, 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐮𝐫, 𝐥'𝐚𝐫𝐭, 𝐥𝐞 𝐫𝐞̂𝐯𝐞, 𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐧𝐡𝐞𝐮𝐫 𝐞𝐭 𝐥'𝐢𝐧𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐮 𝐩𝐥𝐮𝐬 𝐛𝐞𝐚𝐮 𝐪𝐮𝐞 𝐩𝐫𝐞́𝐯𝐮! Infospaziodedicato zoomonart.blogspot.com Continua la ricerca anche in lingua francese della Poetessa e "esperta" in moda Maria Marchese, nota anche per il Libro, Le Scarpette Rosse, per certa animazione e interviste articoli Video in riviste specializzate, bel mix t...