Un recente volumetto a firma Augusto Illuminati – Tania Rispoli, Tumulti (Derive/Approdi, pp. 168, € 13,00) offre spunto per alcune considerazioni ‘allargate’ sulla situazione attuale, caratterizzante l’intero complesso delle ‘ democrazie occidentali’ europee e d’Oltreoceano. In particolare per quanto concerne le strategie di controllo e condizionamento sociale a fronte delle inevitabili tensioni scaturenti dal disagio innescato dal trend economico vigente e dagli stessi indirizzi e misure applicativi. Diciamo subito che del discorso condotto dai due autori, ideologicamente connotato, non condividiamo quasi nulla.
Ci sembra infatti stucchevole citare ancora, prospettandolo a modello esemplare, l’episodio effimero, malamente abortito, della Comune francese del 1871, patetico resuscitare vecchi arnesi, finiti nella discarica della storia, come Angela Davis, infantile nutrire illusioni circa la novella primavera araba o la “germinale aggregazione moltitudinaria di resistenza” fra precari nostrani e migranti extracomunitari. L’aspetto che intendiamo invece svolgere viene dall’enunciato posto ad inizio opera, consistente in una coppia di equivalenze parallele: “ a sovranità rivoluzione, a governance tumulti”.
La tesi è semplice: contro la sovranità incarnata da un monarca, dittatore, governo, può nascere la rivolta, suscettibile di tramutarsi anche in rivoluzione, ma se – il riferimento è alle configurazioni odierne – non esiste più un’autorità identificabile e definita, con chi prendersela? Di qui il sommovimento che si traduce in estemporaneo tumulto, rabbioso fuoco di paglia che non riesce a scorgere il proprio bersaglio (per dirla schmittianamente, il proprio “nemico”). L’equazione suddetta è suscettibile di estensione. Davanti agli stati-nazione si staglia la nemesi del rovesciamento violento, del golpe, della guerra civile; all’impero globalizzato dei poteri forti planetari si oppone l’insurrezione anarcoide scomposta e risibile, simile all’assalto ai forni di manzoniana memoria. .................
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