La Giacomense miracolo salva la Spal? PD permettendo...

Un punto appare ormai chiaro. Se Butelli deve dire le proprie intenzioni rispetto al fotovoltaico a al prezzo d’acquisto del club (e gli sarà richiesto di farlo oggi), le residue possibilità di successo poi passano per la cruna dell’ago della famiglia Colombarini, titolare di Vetroresina e patron della Giacomense dei miracoli.

I Colombarini (il capostipite Francesco ha festeggiato ieri 71 anni) sono il socio forte su cui Arslab ha puntato, per tutta una serie di motivi: possibilità finanziarie, serietà, esperienza del calcio professionistico, interesse imprenditoriale diversificato, con ramificazioni anche sul territorio del Comune di Ferrara. Nicola Zanardi e gli altri professionisti che lavorano con Arslab al progetto-Spal hanno predisposto una serie di eventualità, a seconda dello stato della cartolarizzazione del fotovoltaico e delle condizioni dettate da Butelli. Ampio è anche il «ventaglio» del possibile coinvolgimento, che va da un improbabile 51% a un più diffuso azionariato, che veda comunque i Colombarini leader della compagine societaria, con altri ferraresi attorno.

Dopo i brillantissimi risultati ottenuti a Masi San Giacomo, ci sarà la voglia di essere coinvolti a livello superiore? Questo è il nocciolo della vicenda, la domanda che attende risposta nel breve volgere di poche ore. Se sì, la Giacomense non verrebbe abbandonata, e si potrebbe anzi «cibare» di nuove sinergie, a cominciare dai prestiti dei migliori giovani che oggi la Spal destina altrove, i vari Laurenti, Marongiu, Pallara, Zamuner, Fabbro, Aliù per citare gli ultimi. Anche nella gestione finanziaria e non sportiva, due club rispetto a uno possono consentire economie....C
 
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