LA ROTTAMAZIONE D'OTTOBRE
F O R Z A L E O P O L D A SAGGIO-MANIFESTO X MATTEO RENZI E I ROTTAMATORI DI FIRENZE
Roby Guerra
Futurist Editions on line, 10/2011
1-MASS MEDIA E NUOVE TECNOLOGIE - Dal 1994 Berlusconi vince non per l'uso orwelliano dei media, ma perchè nel linguaggio è stato più evoluto della sinistra italiana (altra cosa i risultati, qua non pertinente). Linguaggio capace di parlare le...Parole del nostro tempo: televisione e informatica, al passo (teorico ma link vincente) con le analisi sui media più evolute dei vari McLuhan, Derrick de Kerckhove. I media non solo persuasori occulti del consenso (nello specifico politico-sociale), ma anche nuovo linguaggio creativo al passo con le mutazioni tecnologiche in atto.
La sinistra politica e anche culturale (sulle orme di certa Intellighenzia secondo noi attardata su tali temi) invece presuppone ancora primaria la persuasione occulta, anziché, l'effetto nuovo e positivo della Televisione ieri e oggi e del Web, per intenderci, oggi e domani, non ultimo di nuove tecnologie molto pragmatiche quali robotica e automazione che necessariamente mutano ad ogni livello l'interfaccia economico-culturale conflittuale tra Sinistra e Mondo del Lavoro, basato sul Mercato...
2-DEMOCRAZIA - Dal 1994, l'alternativa a Berlusconi non è stata una alternativa evoluta e progettuale, al passo con visioni diverse del divenire sociale trasformato dalle nuove tecnologie, ma una alternativa basata su vecchi valori sociopolitici, effimeri, non chiari: oltre a una conflittualità ridondante diffusa, basata ancora su residui ideologici ambigui, vale a dire l'incapacità della sinistra, tutt'oggi, di riconoscere la legittimità dialettica della Destra quale legittima democrazia dell'alternanza, se premiata dagli elettori. Questo Dna di ben nota matrice, una volta per tutte, va estirpato da qualsivoglia Sinistra futura.
3-GIUSTIZIA - In Italia esiste un problema strutturale della Giustizia che viene da lontano, ben prima dell'era Berlusconi: nel secondo dopoguerra e fino a Berlinguer, il PCI rispetto alla sinistra attuale era più avanzato nella critica costruttiva e nella consapevolezza della questione.
Infatti contestava dialetticamente ma duramente la Magistratura italiana: all'epoca, quest'ultima era percepita con visioni storicamente molto probabili e oggettive come condizionata fortemente dalla Democrazia Cristiana e dai “Capitalisti” “contemporanei”: sia nel mondo del lavoro (un'altra fase storica) sia- negli anni settanta e ottanta con la cosiddetta stagione degli anni di piombo, la Sinistra identificava nella DC e nella Confindustria ad essa fortemente connessa, la filosofia quasi della Magistratura italiana che frenava l'evoluzione sociale nel Mondo del Lavoro, e -addirittura depistava le stragi ben note di quegli anni, la cosiddetta Strategia della Tensione...
Soltanto con la degenerazione dell'estrema sinistra, il famoso Patto Cossiga-Berlinguer, con la definitiva messa al bando, dell'estrema sinistra in quegli anni, che ha salvato la Democrazia, ha storicamente inaugurato una mutazione positiva anche nella successiva Interfaccia Sinistra-Magistratura, la fine della Magistratura “cattofascista”, culminata poi con all'inizio- la stagione di Tangentopoli, poi tuttavia -secondo noi- regredita ad un nuovo potere nello Stato, ora “cattocomunista” che purtroppo la Sinistra, come ben noto, dal 1994 tende a usare come alternativa a Berlusconi.
Questa involuzione della Sinistra non è (responsabilità penali o meno del Premier) soltanto un miraggio della Destra. E la sinistra futura dovrà avere l'autocritica necessaria su questa cruciale questione.
A parte l'ideologia, è cronaca ormai live, una costante anche strutturale molto deficitaria nella Giustizia Italiana in particolare: troppi casi di “ordinaria” Cronaca Nera, ben noti negli ultimi anni, molto dibattuti dai media: indagini e sentenze, spesso anche contraddittorie, alla fine, sentenze o meno, sono percepiti- secondo noi- giustamente- dagli italiani e dalla gente non come certezza della pena e dei colpevoli, ma sempre con dei dubbi sugli esiti.
Brevemente, la Giustizia italiana sembra attualmente uno scenario sociale basato non sulla meritocrazia e la competenza oggettive, ma su paravalori deficitari, sia in senso tecnico che democratico...
CONTINUA: