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Ferrara: da Longanesi a Tagliani

TAGLIANI BERUSCHI.jpgTENGO FAMIGLIA? NO, TENGO E BASTA

Leo Longanesi riteneva che il temperamento nazionale meritasse di comparire sulla bandiera tricolore col motto “Tengo Famiglia”. L’idea piacque, ma non prese piede. La Patria marciava in un tripudio di bandiere verso alti destini e l’ora solenne non consentiva pause ai vessilli sventolanti. Poi gli alti destini presero una brutta piega e le gatte da pelare estinsero gli ardori. Se oggi le bandiere tornassero in auge, l’apporvi il motto longanesiano sarebbe incomprensibile per l’evoluzione linguistica. E non tanto per la diversa stampigliatura (evitando vezzi vernacolari, va scritto “I hold family”), quanto per la perdita d’importanza della famiglia, mandata a ramengo assieme all’univoco significato a cui Longanesi si riferiva. Ciò non significa che una propensione nazionale sparisca nel nulla, infatti il verbo tenere è ancora apprezzato. Lo dimostra la nomenklatura, che aderendo alle inclinazioni venera il verbo tenere/to hold come e forse più che in passato, per cui constatiamo che sta “tenendo”. Cioè, in italiano moderno, “the nomenclature is holding”. E cosa “tiene”? Domanda inutile. Per la potenza adattativa del linguaggio, il termine “holding” è ampio, in autonoma dignità di frase, trattandosi sia del gerundio del verbo che di un sostantivo. Come molti sapranno, Holding identifica le società finanziarie che controllano altre società finanziarie mediante quote di partecipazione. Pochi ferraresi invece sanno che la nomenklatura locale ha costituito la sua brava Holding con relativa Sede, Presidenza, Consiglio d’Amministrazione, Uffici, impiegati, ecc. che controlla le altre società create dalla stessa nomenclatura (sempre con Sede, Presidenza, Consiglio d’amministrazione, ecc. ecc.). E’ roba pubblica, presa dal patrimonio comunale per la gestione monopolistica di risorse e potenzialità del territorio, facendo sì che vari compiti del Comune passino alle nuove società togliendoli dai dipendenti comunali senza rischi di cassa integrazione e dalla tutela del Consiglio Comunale. La nomenklatura s’è prodigata intensamente mettendoci il concetto di base e ricoprendo i ruoli per presidenze, direzioni, consiglieri d’amministrazione, impiegati, ecc. ecc. Il concetto di base non è proprio nuovo. I Longobardi con l’editto di Rotari stabilirono che il diritto romano si applicava solo ai Romanici (i cittadini odierni) e ai soli Longobardi (la nomenklatura) il diritto longobardo, lasciando inalterato il sistema produttivo di lavoro semiservile da cui trarre risorse. E come bastava essere longobardi per fruire di risorse altrui, oggi basta far parte della nomenklatura per entrare in un consiglio di amministrazione. Si veda il caso del sindaco uscente di Vigarano Mainarda (7.500 abitanti), Palombo, che a fine mandato è immediatamente diventato consigliere della Holding. Perché non è andato a lavorare come tutti?

Oh bella! Perché era sindaco di Vigarano Mainarda! Mica un iscritto all’ufficio di collocamento.

Paolo Giardini

 

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