TAUTOLOGIE di PAOLO GIARDINI

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E’ bella la polemica, avviata dalla Parrocchia di S. Paolo al Lido di Spina, sull’incredibile decisione di erodere l’antichissima pineta litoranea con ulteriori autorizzazioni edificative. Come se il bosco cementificato avesse bisogno di altro cemento. E’ bella per la ragionevolezza dell’argomento in sé, ma anche per l’inconsueta premura con cui dei semplici cittadini si sono posti il problema della tutela del verde, del paesaggio, nell’assennata propensione a contrastare le cose inutili e dannose cercando (con rara attitudine, in Italia) leggi a tutela dei brandelli dell’antico bosco. Su questa base razionale quel nucleo di Cittadini di alto valore aggiunto (non siamo tutti uguali, anche se si usa dire il contrario) ha posto alla massima autorità provinciale cinque domande. La neo presidente della Provincia ha risposto prontamente. Bisogna darle atto che, almeno formalmente, non si è sottratta al confronto. Ma, pur con lodevole sollecitudine, si è prestata a recitare la parte dello sceriffo di Nottingham, più che del difensore del territorio, colpevolmente immemore che qualsiasi concessione edilizia si arroga un potere di modifica virtualmente eterna su una parte della superficie terrestre, che neppure il Padre Eterno si è permesso. Lei ribatte infatti alle cinque domande adducendo proprio le leggi e i regolamenti che “consentono” lo scempio. Sullo scempio non entra in merito e neppure sulla ragionevolezza dei dubbi posti e degli eventuali conflitti delle leggi col buon senso. No. Accetta pedissequamente tutte le tautologie che le nefandezze di un corpo legislativo cresciuto a strati sovrapposti contempla per tutelare la propria autoreferenzialità.

Le sue stesse cinque risposte sono un macroscopico esempio di una tautologia di governo, tristemente sostitutiva dell’azione di un governo vero che solo sulla dignità e le idee può palesarsi e reggersi. Invece di attivarsi per cercare rimedi legislativi in più alto loco.

Di presidenze simili possiamo farne tranquillamente a meno, consideriamola una tassazione in più che grava iniquamente sul territorio. E aspettiamo tempi migliori.

Paolo Giardini – Progetto per Ferrara

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