FERRARA E IL CAVALLO DI PAVAROTTI

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Il cavallo di Pavarotti.

Chi non si è stupito, a suo tempo, guardando sui giornali le foto di Pavarotti a cavallo?

Era la prova di una crudele sollecitazione alla schiena della povera bestia, per le pretese equestri del mitico tenore incurante della sua stazza. Il cavallo, gravato con un fardello da basto, anche se fosse stato un pregevole purosangue d’ascendenze arabe non avrebbe potuto disarcionare l’eccessivo carico, reagendo all’insultante mansione di un mulo, perché come minimo gli sarebbe andata giù l’ernia.

Al significato del cavallo di Pavarotti non ho mai potuto fare a meno di associare Ferrara, gravata da una pletorica Casta, una città impossibilitata a scrollarsi la soma di dosso, mansueta perché obnubilata da limitazioni e relative povertà di pensiero. Qualcosa però sembra stia cambiando. Il basto permane, rozzo e gravoso ma (inaudito!) viene messo in discussione. E’ successo con la mirabolante unanimità dei gruppi consigliari riguardo alla chiusura del laboratorio acqua di Ponte, successiva alla strepitosa denuncia dei gruppi di minoranza che hanno dimostrato d’esser vigili anche nelle sonnacchiose pause canicolari, rompendo le uova nel paniere alla banda bassotti. Il neo primo cittadino ha preso atto con sorpresa dell’evento, chiedendosi se “questo consiglio, che ha affrontato più volte negli anni scorsi, sin dal 2006, il tema del laboratorio analisi acque di Pontelagoscuro esprimendo giudizi forti e indicazioni ad Hera di preservarlo, può avere un peso maggiore rispetto alla precedente legislatura”.

E’ quasi un miracolo, in poche ore si è manifestato un avanzamento concettuale notevole se il sindaco intravede l’ipotesi che il Consiglio Comunale debba essere (finalmente!) aderente al suo ruolo! Alleluia! Stiamo forse passando dal precivismo al protocivismo in nuovo Urbanesimo?

A noi pavarogravati non ci resta che auspicare uno sforzo concettuale aggiuntivo da un sindaco in felice evoluzione cognitiva: che si chieda se il sindaco attuale debba anch’esso risolversi a diventare un vero Sindaco, diversamente dai suoi predecessori. E infine, a ciliegina sulla torta, che completi il lavoro cerebrale con successo raggiungendo la risposta esatta: sì.

 

Paolo Giardini – Progetto per Ferrara

http://www.mtv.it/groups/mtv-reporter/cacaoo/post/46470.aspx

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=G-w2qwqXO1M