Studentati fatiscenti, la protesta degli universitari
* FROM ESTENSE COM QUOTIDIANO ON LINE DI FERRARA
Studentati, Ferrara come L’Aquila? Impianti antincendio sfasciati, bagni rotti, pareti fatiscenti. Sono gli alloggi dedicati agli studenti fuorisede dell’università di Ferrara. Una situazione tanto allarmante da spingere gli “inquilini” a filmare il tutto e metterlo su youtube (http://www.youtube.com/watch?v=0rSokpAYhbs) e presentare il Libro bianco sul diritto allo studio.
“A fronte della modifica del titolo V° della Costituzione e della creazione di una legge regionale sul Diritto allo Studio (DSU) ed alla applicazione della stessa – spiegano i rappresentanti del sindacato studentesco Rete Universitaria Attiva-Udu di Ferrara - , è emersa nel 2008 una forte spinta critica da parte degli studenti nei confronti di tali riforme. Oltre alla constatazione di numerose problematiche è sorta la possibilità di scattare una “fotografia” dello stato di salute a Ferrara del DSU e rispondendo alle numerose vertenze degli studenti, riteniamo prioritario cominciare a raccontare queste dinamiche a partire dalla situazione abitativa”.
Il libro bianco è il risultato della partecipazione attiva e costante di un gran numero di studenti, la sintesi delle proposte emerse dal basso da parte della Rua, un’ azione a livello regionale in accordo con le altre UdU della Emilia Romagna (Parma e Forlì). Per questi motivi, tale documento può essere a giusta ragione ritenuto come un’istantanea della condizione abitativa attuale negli alloggi sovvenzionati dall’Azienda per il diritto allo studio regionale (Er.Go.).
Nella città di Ferrara sono presenti otto residenze sovvenzionate dall’azienda regionale Er-Go: il Giovecca, Il Coramari, le Studentesse, il Santo Spirito, il Putinati, il San Matteo, il Guido d’ Arezzo, il Recchi. In alcune di queste residenze si notano “casi di estrema insufficienza – afferma Chiara Porretta del Rua - che continuano a compromettere e che hanno compromesso per troppo tempo la quotidianità degli studenti, minando nei casi più gravi il livello igienico e sanitario, come ampiamente documentato dal rilievo fotografico”.
Il dato che emerge con maggiore evidenza è “la condizione di estremo disagio – aggiunge - dello studentato Giovecca e in generale è importante sottolineare come sia di scarsa valutazione la qualità delle strutture comuni, come le cucine e le sale studio, perché le loro dimensioni e le loro dotazioni sono del tutto inadeguate rispetto al numero degli studenti aventi diritto al loro utilizzo, tale malessere è riscontrabile soprattutto negli studentati maggiori, Santo Spirito e Giovecca, dove cucine di pochi metri quadrati con due frigoriferi, tre tavoli e qualche dispensa dovrebbero servire 40 studenti ogni giorno”.
Gli studenti chiedono "un intervento e/o una revisione urgente dell’impianto di sicurezza” e bocciano la proposta di ErGo di introdurre telecamere fisse a sorveglianza degli spazi comuni. La priorità, secondo loro, riguaarda uscite di emergenza, vie di fuga e sistemi di protezione antincendio, che “nella maggior parte degli studentati, risultano essere estremamente carenti”.
Particolarmente grave è anche la situazione inerente l’impianto idraulico. Gli studenti alloggiati nelle residenza Putinati, Studentesse, Giovecca e Guido d’Arezzo denunciano casi di mancanza di dotazione di acqua calda per lunghi periodi o di generale mancanza di acqua per diverso tempo.
Tantissimo altro è ciò che emerge da tale inchiesta, un’inchiesta che inizia da ottobre e che giunge fino ad oggi. “Per tutto questo tempo – afferma il Rua - abbiamo avuto modo di confrontarci con numerose autorità, diversi sono stati i documenti che abbiamo prodotto, 1400 studenti hanno firmato le nostre proposte, c’è stata una mobilitazione a livello cittadino. L’ azienda Er-go non ha mai tenuto minimamente in considerazione le nostre richieste e in particolare, quanto accaduto nelle residenze dal 23 dicembre al 7 gennaio è un racconto insopportabile per la nostra città”.
Nel periodo natalizio le residenze Er-go di Ferrara, poi, sono restate chiuse e chi si trovava nelle condizioni di dover restare a Ferrara, ma di non poter pagare 15 euro al giorno di pernottamento, ha dovuto necessariamente ricorrere a dei ricoveri di emergenza, solo 7 persone su 246 alloggiati quest’anno sono rimaste negli studentati a Natale, ben più alto è il numero registrato negli anni precedenti.
“Da ottobre fino ad oggi – lamenta Chiara Porretta -, troppe sono state le autorità che ci hanno sorriso davanti per poi riderci dietro non appena abbiamo voltato le spalle ma, da questo momento, dal momento in cui questa inchiesta è resa pubblica, chi può e deve non può più ammettere di non sapere, da questo momento ci sarà qualcuno che sa, ma che non fa”.
Gli studenti ricordano le immagini dello studentato crollato all’Aquila resteranno per sempre impresse nelle coscienze di tutti noi italiani. “In Abruzzo ad uccidere gli uomini, la storia, la vita: non è stato il terremoto –dicono - , ma il cemento corroso dalla sabbia del mare. Sulle prime pagine dei maggiori quotidiani del mondo la nostra nazione si è spogliata indecente, tra le pieghe di quel cemento sporco di mare scivola viscida la corruzione e il silenzio di chi ha il potere di agire e tace, di chi sa e intasca. Oggi la verità su quel cemento è tornata a galla e ha travolto chi ha cercato di nasconderla. La verità è emersa furiosa, è esplosa insieme ad un pezzo di Italia centrale.
Senza minimamente confrontare la tragedia dell’ Abruzzo con la situazione ferrarese, concludiamo affermando che prima o poi la verità emergerà anche in merito a questi studentati. Quando
quel giorno arriverà, quelli che hanno scritto questo libro sapranno di aver contribuito a farla emergere, quelli che invece leggeranno questa inchiesta dovrebbero sentire il bisogno di diffondere e di rispondere a quanto sta emergendo fin da ora”.
Il libro bianco sarà inviato ai responsabili dell’Azienda Er-Go e al suo presidente Vainer Merighi, ai responsabili del diritto allo studio per l’Università di Ferrara e al suo rettore Patrizio Bianchi, all’amministrazione comunale e regionale, ai candidati sindaco delle prossime elezioni cittadine e a tutti gli studenti del sindacato.
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