AXEL HONNETH OVVERO RIPENSARE IL SOCIALISMO

Axel Honneth, filosofo tedesco, direttore dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte, noto soprattutto per la sua teoria del riconoscimento, ritiene venuto il momento di ripensare il socialismo e riproporlo in una nuova versione adatta ai nostri tempi. Le assunzioni del socialismo, nate all'epoca dell'industrializzazione, hanno perduto smalto e forza di persuasione e richiedono quindi una rilettura e rivisitazione adeguata. Honneth, che, tra l'altro, è anche presidente della Società Hegeliana Internazionale, sostiene che la società in cui viviamo è caratterizzata da uno iato acuto e profondo. Da un lato il disagio diffuso come non mai dalla fine della seconda guerra mondiale, per le condizioni socioeconomiche, disparità di reddito, disoccupazione;dall'altro, mancanza di elaborazioni critiche di direzioni di senso, come se fosse venuta meno la capacità di andare oltre l'esistente ed immaginare condizioni sociali che superino veramente il capitalismo, senza rinunciare alla democrazia, anzi rafforzandola. Più solidarietà, più eguaglianza, ma senza perdere di vista gli equilibri di una moderna e giusta società del nostro tempo. Pa radossalmente, andando verso le celebrazioni del bicentenario di Marx, occorre, dice Honneth, riscoprire la lezione del socialismo delle origini, quello di Owen, di Fourier e di Proudhon, oltre che ovviamente del Marx giovanile. Muovere da queste posizioni, dunque, per comprendere il perché della perdita di fascino del socialismo e per individuare le trasformazioni ideali affinché quel movimento ritorni vincente e in grado di fornire orientamento etico-politico che oggi si sono riprese le religioni. Il socialismo, nato come pensiero critico del nuovo ordine sociale, volle dare concretezza ai principi della rivoluzione francese, se pur constatando quanto fosse difficile l'impresa. L'altra difficoltà fu quella di conciliare l'individualismo della libertà con i tratti intersoggettivi degli altri principi. il punto è per concludere, secondo il  pensatore tedesco, enucleare una libertà individuale che si concilii e si completi con  quei principi, dando luogo alla libertà sociale, eliminando lo stretto rapporto tra economia di mercato e capitalismo, come quello altrettanto stretto tra socialismo e pianificazione.
Casalino Pierluigi