Parigi: dalla Torre Eiffel all'Ecocielo

METEOWEB Dalla costruzione della Tour Montparnasse, avvenuta nel 1972, a Parigi non è stato costruito più nessun altro grattacielo ma il sindaco Anne Hidalgo vuole che la città abbia un nuovo simbolo che la rappresenti, pensando sia alle sue ricadute concrete (come la creazione di nuovi posti di lavoro), che a quelle simboliche (donare alla città un' immagine moderna anche all'estero). Il nome del nuovo grattacielo è Tour Triangle, una torre dalla forma triangolare, alta 180 metri, che sarà ospitata nel 15°arrondissement, nel quartiere fieristico Parc des Expositions de la Porte de Versailles. Il grattacielo triangolare, che ospiterà abitazioni, uffici, negozi a livello stradale, osservatori e un ristorante panoramico all'ultimo piano, è improntato sulla sostenibilità ambientale, basato su sistemi geotermici, doppia pelle e luce naturale, generando 4 volte meno anidride carbonica di un edificio tradizionale delle sue stesse dimensioni. Il 17 novembre il Consiglio Comunale ha però respinto i piani per la sua costruzione, nonostante il progetto avesse ricevuto già 500 milioni di euro di finanziamenti privati. Ad opporsi, soprattutto gli ecologisti, che sostengono l'inutilità dell'opera che deturpa anche il paesaggio.

TRIANGLE 2Il Sindaco ha però annullato la votazione, dicendo di voler portare la questione davanti al giudice amministrativo perché la legge, a suo dire, non è stata applicata. Ancora una volta, giudizio estetico, impegno ideologico, responsabilità politica si intrecciano, nel quadro di un visione futura, culturale ed economica della città, passante attraverso forme urbane innovative. Accettare un'opera così imponente significa dover fare necessariamente i conti con progettazione, localizzazione, significato e adeguatezza del grattacielo, tenendo presente che il costo della Tour Triangle, di 42 piani e 88 mila metri quadrati, sarebbe interamente a carico della società immobiliare Unibail -Rodamco, che ha affidato la costruzione della torre ai celebri architetti svizzeri Jacques Nezag e Thierry de Meuron. Senza soldi dei contribuenti, il grattacielo darebbe una scossa alla statica immagine parigina. Non sono dello stesso parere la destra e i verdi, definendolo un "brutto gigante di plexiglas". Ecco che ritornano i parallelelismi con la Tour Eiffel, considerata da Maupassant, Dumas e Verlaine un'"odiosa colonna di latta imbullonata".