Matteo Renzi buropatico?

Sulla tessa degli italiani pende un'altra mannaia. È la riforma del canone Rai.

Il canone Rai pagato insieme alla bolletta della luce 

Era nell'aria da tempo, ma negli ultimi giorni il premier Matteo Renzi sembra aver accelerato la pratica.

Prima di partire per l'Australia ha, infatti, incontrato il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli per una valutazione finale. Adesso la palla passa al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan che dovrà decidere se presentare un emendamento alla legge di Stabilità o varare un decreto ad hoc. Già a partire dall'anno prossimo il canone della Rai potrebbe, infatti, finire nella bolletta elettrica.
L'operazione "canone Rai" pesa un miliardo e 800 milioni di euro all'anno. Un bottino che fa gola al premier, anche perché infilando la tassa nella bolletta della luce tutti i contribuenti saranno costretti a pagarlo. Anche chi non possiede una televisione. Come fa notare Claudio Marincola del Messaggero, il gettito del canone non cambierà, ma dimuirà l'importo chiesto agli italiani che oggi è lievitato a 113 euro e 50 centesimi: "Continueranno a esserci le fasce di esenzione e i bons per i meno abbienti, anche se a farne richiesta finora è stato solo il 30% delle famiglie disagiate". Tutti gli altri sborseranno dai 35 agli 80 euro. Cifra che varierà a seconda degli indicatori Isee.
Nel faccia a faccia con Giacomelli, Renzi avrebbe già dato il via libera alla riforma. Il canone, dunque, entrerà nella bolletta elettrica. Ma per chi non intende pagarlo c'è ancora una via di fuga. Dovrà, infatti, dimostrare di non possedere una tv o anche qualsiasi device con cui sintonizzarsi sui programmi del servizio pubblico. E quindi: niente tablet, niente iPad, niente smartphone, niente pc. Come alk solito, però, sarà il contribuente a dover dimostrare di non possedere alcun dispositivo. Altrimenti non gli resterà che pagare.